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Pubblicato da Michele Pappacoda Direttore www.mikivettica.net

CASERTA NEWS Emergenza profughi, ipotesi Lo Uttaro: la tendopoli nell'ex macello comunale

INSERITO DA CARMELA MANICA CASERTA - Immigrazione, non si fermano gli sbarchi e nemmeno i nuovi arrivi in provincia di Caserta. In prefettura si lavora su due fronti. Da un lato i bandi di gara per l’assegnazione dei servizi di accoglienza alle cooperative che hanno a disposizione centri, appartamenti o strutture alberghiere; dall’altro i sopralluoghi su tutto il territorio alla ricerca di aree sufficientemente grandi da ospitare eventuali tendopoli qualora l’emergenza dovesse acuirsi. Dopo l’esperimento dell’ex caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere, dove cinque anni fa vennero alloggiati un migliaio di rifugiati e richiedenti asilo, si ragiona su nuovi possibili scenari. Tanti i sindaci, i commissari prefettizi, i parroci e le associazioni interpellati per verificare la sussistenza di spazi e locali idonei. Nel capoluogo tra le ipotesi più accreditate si sta facendo largo quella dell’ex mattatoio comunale di viale Edison, in area Lo Uttaro. Si tratta di una struttura di dimensioni notevoli, attualmente abbandonata, per la quale nel 2014 l’amministrazione chiese al Demanio la valutazione di congruità per poterla inserire nell’elenco degli immobili da vendere all’asta ma per la quale nessuno ha mai presentato offerte. Il valore stimato di questo bene, che si estende su una superficie di quasi 23mila metri quadrati, è di circa 7,5 milioni di euro. Non ci sono naturalmente conferme istituzionali su tale ipotesi ma indiscrezioni confermano che è stato già avviato un percorso di verifica delle caratteristiche del sito per valutarne le condizioni strutturali e l’agibilità. Si tratterebbe infatti soltanto di una soluzione temporanea da assumere nel caso in cui la situazione dovesse esplodere. Nelle ultime settimane era stata presa in considerazione anche l’area dell’ex campo sportivo del rione Vanvitelli, ipotesi subito bocciata perché sprovvista dei requisiti necessari. Proseguono, intanto, gli esperimenti di gara per intercettare cooperative in grado di ospitare gli stranieri. Malgrado i malumori e i disagi delle cooperative. Attualmente sono operativi in tutta la provincia 54 centri di accoglienza distribuiti tra 24 comuni. Quasi tutte le cooperative lamentano ritardi nel pagamento dei rimborsi previsti dall’appalto. Alcune stanno anticipando risorse addirittura dal settembre del 2015. Le quote previste dal capitolato di appalto si attestano in media sui 30 euro per immigrato al giorno. Ciò significa che una cooperativa che ospita 100 immigrati sta anticipando tremila euro al giorno. Un ritardo che potrebbe portare anche a un blocco delle attività. Una minaccia al momento soltanto paventata ma che nessuna cooperativa esclude. Sono ore di attesa, infine, all’interno del Palazzo dei ferrovieri di viale Carlo III a San Nicola la Strada. I residenti, che qualche giorno fa erano scesi in strada per protestare contro l’arrivo di 112 immigrati nel loro condominio, hanno annunciato una nuova mobilitazione per martedì qualora il prefetto non dovesse convocarli.

DI DANIELA VOLPECINA IL MATTINO DI CASERTA

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