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Pubblicato da Direttore Michele Pappacoda

AVELLINO NEWS Avellino, bimbo di due anni travolto da una bici al Corso
AVELLINO NEWS Avellino, bimbo di due anni travolto da una bici al Corso

INSERITO DA CARMELA MANICA Un pomeriggio come tanti, trascorso a passeggio per il Corso Vittorio Emanuele si è tramutato in un incubo. E’ ancora sotto shock, Antonio Iermano. Insieme alla moglie Nadia, erano insieme ad alcuni amici all’altezza del bar Esposito, all’angolo con via Verdi. Pedro e Luna, i due figli gemelli inseparabili e vivaci, erano distanti pochi metri e giocavano. Una corsa per raggiungere un piccione si è trasformata in un volo che ha scaraventato il piccolo Pedro con la testa sul marciapiede. Colpa di un ragazzino in bicicletta che, concentrato a gareggiare con un suo amico, ha travolto il piccolo senza neanche fermarsi per soccorrerlo. Anzi. Si è girato verso il suo compagno e ha detto : «Aggio pigliato ‘ocreaturo», quasi divertito. «Sono allibito e ho una rabbia dentro che spaccherei il mondo. Non è possibile che il Corso – racconta il padre del bambino – si sia trasformato in una pista ciclabile in cui ragazzini maleducati e senza nessun rispetto delle regole, non facciano una normale passeggiata, ma corrano come se stessero su un circuito da corsa». La storia di certo non finisce qui. Anzi, i risvolti lasciano l’amaro in bocca e tante domande nella testa. Mentre il piccolo Pedro veniva prontamente soccorso dalla mamma, il papà provava ad inseguire il ragazzino che intanto però era scappato senza lasciare traccia. “All’altezza della Chiesa del Rosario – continua Antonio – ho incontrato una pattuglia dei vigili urbani ai quali ho chiesto aiuto, spiegandogli ciò che era successo e che loro non avevano visto poiché erano lontani. Ebbene la risposta è stata assurda. Mi hanno detto che non che non potevano intervenire se non in presenza di una regolare denuncia presentata a Polizia e Carabinieri. Sono rimasto sbigottito». L’unica risposta ricevuta è stata quella relativa alle telecamere. «Mi hanno detto che non funzionano ancora, anche se sono collegate alla control room. Poi hanno continuato a mandare messaggi e a telefonare dai loro cellulari personali, come se nulla fosse accaduto». Intanto Pedro è stato portato all’Ospedale Moscati e la situazione che, all’inizio sembrava sotto controllo, si è complicata. “Devo dire che al Pronto Soccorso sono stati tutti eccezionali. Oltre a escoriazioni varie e ad un bubbone in testa a Pedro però è stata riscontrata la rottura del femore. In un’ora è stato trasferito di urgenza al Santobono di Napoli e tra oggi e domani sarà operato. I tempi per la riabilitazione non sono certo brevi: da un mese a quaranta giorni per il recupero e subito dopo è necessario un lungo ciclo di fisioterapia». IL MATTINO