CAMPANIA NEWS Nola. Babbo Natale, giochi e luci: stop al business dei veleni
INSERITO DA ANGELA CECERE Nola. Altro che sereno Natale. La Guardia di Finanza ha sequestrato seicentosessantottomila e settecento quarantadue articoli natalizi dannosi per la salute. Li hanno scovati in un nascondiglio, dentro uno scantinato al quale si accedeva attraverso una botola mimetizzata sotto le scaffalature di un megastore di Nola, gestito da commercianti cinesi. Sfavillanti lucine, decorazioni, babbi natale, alberi sintetici, candele, addobbi, presepi, pastori, fiori e chi più ne ha più ne metta.
Un tripudio di colori e di bagliori solo apparentemente innocuo. La merce, infatti, e in particolare gli addobbi elettrici, è stata tutta costruita in violazione delle più elementari norme di sicurezza. Nessuno dei prodotti sequestrati dai finanzieri del capitano Luca Gelormino, è stato trovato provvisto del marchio «CE» a tutela della salute e dell'incolumità dei consumatori. Il rischio più diffuso a mettere in casa uno di quegli addobbi? Di sicuro un corto circuito e un conseguente incendio.
L'ingente sequestro e il blitz delle fiamme gialle di Nola promettono di rappresentare solo il primo tassello del mosaico della lotta quotidiana ingaggiata contro chi chiude gli occhi di fronte alla legge e tenta di realizzare affari d'oro approfittando della credulità di sprovveduti e talvolta poco informati consumatori. Un colpo basso ad un'economia parallela fatta di inganni, truffe e prodotti di bassa qualità.
Una boccata d'ossigeno, invece, per tanti produttori e venditori onesti che annaspano sotto i colpi della crisi e della concorrenza sleale di operatori senza scrupoli. In Italia sono molte, infatti, le aziende leader nella produzione di addobbi natalizi che negli ultimi anni sono state sbaragliate dall'invasione di merce contraffatta e poco sicura. Da qui la costante e certosina attività della Guardia di Finanza per prevenire e reprimere il fenomeno della contraffazione, che danneggia il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese oneste e mette in pericolo la salute dei consumatori.
IL MATTINO
11.112015 11.47