Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

Giornale Vettica di Amalfi Online Velasca Vimercate News nel Mondo www.mikivettica.over-blog.it

I Collaboratori

                                                                    Direttore responsabile

                                                                                     Vicedirettice

 

 

Musica

Archivi

Foto

-----------

 

 

Vettica di Amalfi Panorama

  Vettica di Amalfi Panorama

 Vettica di Amalfi Panorama

Vettica di Amalfi Panorama

 Vettica di Amalfi Panorama

 Amalfi Panorama

  Atrani Panorama

Atrani Panorama

Atrani Panorama

Maiori Panorama

Erchie Maiori  Panorama

 

Cetara Panorama

Vietri sul Mare Panorama 

 

 

Positano Panorama

Positano Panorama

Sorrento Panorama

 

ve

 

Velasca Vimercate Panorama

 

Pubblicato da Dott. Angela Cecere Titolare

CONCORDIA SULLA SECCHIA E MODENA NEWS QUARTIERE NEL MIRINO Modena Est: «Ladri e rapinatori, viviamo blindati»
CONCORDIA SULLA SECCHIA E MODENA NEWS QUARTIERE NEL MIRINO Modena Est: «Ladri e rapinatori, viviamo blindati»

INSERITO DA ANGELA CECEREIndovinello. Di quale zona di Modena sei se... non metti più l’auto nel garage ma la lasci in strada e vai di corsa in casa, con già le chiavi in mano per aprire? Oppure se vai a fare la spesa senza più la borsetta ma mettendo i documenti e i soldi nei piccoli borselli che si portano al collo, come fanno i turisti che vanno all’estero? Oppure ancora se hai speso migliaia d’euro per mettere le inferriate e i cancelletti a porte e finestre perché i ladri si sono arrampicati sino al terzo o quarto piano. O anche se ti sei stancato di compare biciclette su biciclette perché te le hanno tutte portate via e ora sei un pedone assiduo? Inutile continuare a suggerire la soluzione, la risposata è facile. Modena est, quartiere nella prima periferia della città ma densamente popolato, collegato da lunghe e scorrevoli arterie e da tangenziale, ricco di insediamenti produttivi. È una zona quindi dinamica, con via vai di giorno sia di persone che vanno a lavorare fuori sia di persone che vi vengono a lavorare, famiglie che si spostano, che gravitano sul supermercato e sulla polisportiva. Poi col calare della di sera cala anche il sipario. Due rapine violente, una in modo particolare, con una anziana picchiata, derubata, umiliata e per solo per questioni di tempo non violentata. È l’episodio più eclatante che fa emergere un disagio già da tempo diffuso. La parola alle donne. Marian Petruzza, che lavora in polisportiva: «Abbiamo tutti paura. La gente di sera corre a casa e si chiude dentro, chiude tutto. Se succede qualcosa in strada si può urlare finché si vuole ma nessuno ti sente». Le due amiche Brunella Bulgarelli e Oriele Bosi: «Andiamo a fare la spesa in tuta, senza borsa e con la piccola sacca coi soldi al collo, infilata sotto ai vestiti. Altro che catenine, quelle ormai sono abolite. Se usciamo con la borsa la mettiamo a tracolla, la stringiamo non appena incrociamo qualcuno. Non siamo solo noi due, ma tante donne della nostra età. Le macchine le lasciamo parcheggiate fuori. È brutto vivere così». Enzo Fazzioli: «Abito al terzo piano di un condominio che nel tempo ha avuto viste al primo e al secondo. Tempo fa sentii un botto, mi affacciai o e c’era uno che era salito sul terrazzino arrampicandosi sulla grondaia. Mi ha visto e praticamente si è come buttato giù, l’ho visto che si allontanava zoppicando. Ho speso tr5emila euro per difendermi con cancelletti ed inferriate però è brutto doversi blindare, stare sempre sull’attenti. Quella povera signora viveva da sola, le hanno teso un agguato. È gente senza scrupoli e non si sa come difendersi da loro». Tre compagni di carte alla polisportiva, Paolo Selmi, Giuseppe Grandini e Ettore Luppi : «Cerchiamo sempre di fare attenzione. Porte chiuse, spostamenti rapidi. Ormai è d’abitudini nelle famiglie che se si deve fare una commissione invece che andarci in due, uno esce e l’altro resta a casa, per non lasciare tutto incustodito. Abbiamo avuto una serie infinita di furti, nei garage, negli appartamenti». Angiolino Luppi: «Mia figlia ormai lascia sempre l’auto in strada, perchè è il momento più pericoloso è quello quando si scende dall’auto per aprire il garage . È lì che avvengono gli agguati. Serve più illuminazione nella zona. In queste strade, più o meno, ci si conosce tutti: abbiamo notato che ogni tanto, e guarda caso poi arrivano i vario furti, c’è qualcuno che passa, che fa la ronda, a piedi, in auto, in bici. Osserva e studia. La polizia passa, bisogna riconoscerlo, ma forse servirebbe che un’auto si fermasse, per un po’ di tempo. Stesse nel quartiere, ferma, un po’ di vedetta. Sarebbe un segnale. E poi ci sono i finti addetti Hera. Io e la mia vicina abbiamo smascherato due ladre che ci stavano provando. Noi abbiamo capito l’inganno, ma altri...».

La Gazzetta di Modena