SEZ. POLITICA ROMA MONTI APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE: "SERVONO RIFORME RADICALI"
INSERITO DA ANGELA CECERE
ROMA - Altroché «moderazione», all'Italia servono «riforme radicali». Mario Monti parla (e si commuove, parlando dei nipotini) dal palco di Bergamo, dove si apre ufficialmente la campagna elettorale della sua lista Scelta civica. Davanti alla platea in cui siedono, fra gli altri, Riccardi e Montezemolo, Ichino e la moglie Elsa, il professore rivela di essere ormai «contagiato dalla passione» per la politica. E non risparmia le critiche a destra e a sinistra. A Lega e Pdl perché «incapaci di rispettare le promesse liberali e federaliste», ai democratici per aver frenato le riforme sul lavoro. Ma nel centrosinistra gli attacchi del professore si rivolgono soprattutto a Vendola, che gli aveva chiesto di fare autocritica. «Ma scherziamo?» è la risposta dal palco al leader di Sel. Il professore poi annuncia alcune delle riforme che ha in mente. Conferma la volontà di rivedere l'Imu, di intervenire sul lavoro e rivendica che non è incoerente pensare al taglio delle tasse, perché «in un quadro di maggiore tranquillità finanziaria, si può pensare a modifiche o riduzioni». Al primo posto fra i provvedimenti di un suo eventuale governo, mette però la riduzione del numero di parlamentari. Le parole del professore, che in un'intervista aveva giustificato la sua corsa elettorale con l'obiettivo «di strappare il paese dalle mani degli incapaci», non sono piaciute al leader dei democratici. Monti, dice Bersani, «tende a guardare un po' le cose dall'alto, a me piace guardare di più all'altezza degli occhi della gente comune». E' per questo che il segretario non ama molto andare in tv, nonostante qualcuno fra i suoi gli rimproveri una campagna dai toni troppo morbidi rispetto ai suoi diretti avversari. «Quello che serve alla gente – per il leader Pd - è un cambiamento. Se facciamo solo tv aumenta la distanza fra la politica e il cittadino che non vuol sentirsi spettatore e basta».
FONTE LEGGO.IT
21 GENNAIO 2013