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Pubblicato da Michele Pappacoda mjcheva@live.it

 

553987 4875306964196 493515398 nINSERITO DA ANGELA CECERE

Nell'ospedale di Potenza sono soprattutto salernitani i pazienti Maruggi: «Da noi di continuo, chiedono professionalità» SALERNO - «Il decreto del sub commissario alla Sanità della Campania che sottopone ad autorizzazione preventiva alcune prestazioni nelle altre regioni meridionali comincia a sortire i suoi effetti negativi. Diversi pazienti campani, pur di esercitare il diritto costituzionalmente tutelato alla libertà di scelta della cura, hanno accettato di pagare di tasca propria le prestazioni del servizio sanitario nazionale». A confermarlo, con una nota ufficiale che stigmatizza indirettamente anche la decisione di Palazzo Santa Lucia, è l'Azienda ospedaliera regionale della Basilicata che raggruppa i plessi del San Carlo di Potenza e del San Francesco di Pescopagano. «Non si tratta di una normale procedura “intramoenia” - insiste la nota dell'Azienda ospedaliera - e cioè l’acquisto della prestazione da parte di un dipendente del sistema sanitario che nel tempo libero esercita la libera professione in ospedale ma proprio dell’accesso all’attività ordinaria, con le modalità tipiche degli interventi chirurgici programmati. Un caso più unico che raro perché la prassi consolidata è la libera scelta dai pazienti e poi le Regioni si compensano le prestazioni sulla base di un tariffario condiviso». Ed i pazienti che pagano di tasca propria le cure sanitarie in Basilicata sono soprattutto salernitani. LA TESTIMONIANZA - Nella nota ufficiale del San Carlo di Potenza è rivelata l'esperienza di un noto avvocato salernitano, le cui generalità non sono state fornite, che ha subito una lesione ai legamenti crociati del ginocchio destro. Si era già operato in una struttura pubblica campana, ma l'intervento non avrebbe sortito gli effetti sperati. Così ha deciso di affidarsi ai medici di Potenza. Fidandosi di un amico, anche questo salernitano, che si era già sottoposto ad intervento analogo in Basilicata. «A bloccare la sua scelta non basta la decisione del sub commissario regionale: non può permettersi di aspettare i tempi lunghi della procedura di autorizzazione e se non c’è altro modo se lo pagherà lui l’intervento - rilancia il documento dell'Azienda ospedaliera regionale della Basilicata - la sua richiesta è accettata dall’ospedale. L’intervento è programmato regolarmente secondo l’ordinaria lista d’attesa. In questo caso una quindicina di giorni. Un’ora sotto i ferri dell’equipe diretta dal primario Rocco Romeo, con una tecnica mista e il paziente 24 ore dopo è a casa. Ora il paziente ha già avviato la riabilitazione». Giampiero Maruggi ESPOSTO - Nell'attesa che venga discusso il ricorso - contro il provvedimento della Regione, presentato al Tar dall'Azienda ospedaliera, ci sono altri salernitani e campani già in lista per nuovi interventi chirurgici a Potenza. Che «saranno rimborsati», confermano i vertici dell'Azienda, qualora l'esposto avesse buon esito. «Abbiamo visto giusto – afferma il direttore generale del San Carlo, Giampiero Maruggi – quando abbiamo presentato il ricorso contro il provvedimento. Non c’è decreto o provvedimento amministrativo che tenga di fronte al flusso globale delle informazioni: i cittadini sui problemi di salute stanno imparando a scegliere e non si accontentano dell’offerta più comoda. Con le sue elevate professionalità e le tecnologie di ultima generazione il San Carlo rappresenta sempre più un polo di attrazione su scala interregionale e i primi pazienti campani che, a costo di sacrifici personali, ci scelgono, ne sono un’evidente testimonianza». 07 giugno 2013

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

07.06.2013.

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