Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

Giornale Vettica di Amalfi Online Velasca Vimercate News nel Mondo www.mikivettica.over-blog.it

I Collaboratori

                                                                    Direttore responsabile

                                                                                     Vicedirettice

 

 

Musica

Archivi

Foto

-----------

 

 

Vettica di Amalfi Panorama

  Vettica di Amalfi Panorama

 Vettica di Amalfi Panorama

Vettica di Amalfi Panorama

 Vettica di Amalfi Panorama

 Amalfi Panorama

  Atrani Panorama

Atrani Panorama

Atrani Panorama

Maiori Panorama

Erchie Maiori  Panorama

 

Cetara Panorama

Vietri sul Mare Panorama 

 

 

Positano Panorama

Positano Panorama

Sorrento Panorama

 

ve

 

Velasca Vimercate Panorama

 

Pubblicato da Michele Pappacoda mjcheva@live.it

Salva la Serenissima ma su Autovie Venete +12,63%, sulle
Valdostane +11,55% e nel raccordo Valle d'Aosta +14,44%

Nel complesso i rincari saranno del 2,91% (foto archivio)VENEZIA - Stop a sorpresa per l'aumento di quattro importanti tratte autostradali. I rincari ci saranno. Saranno in media del 2,91%. Ma non riguarderanno la Serenissima (Torino-Venezia), la Tirrenica e alcuni tratti che partono da Brescia. 

Non riusciranno ad evitare la stangata, invece, gli automobilisti che attraversano il Passante di Mestre e per quelli che percorrono il raccordo della Valle D'Aosta: per loro l'aumento sarà rispettivamente del 13,55 e del 14,44%. 

La decisione è arrivata inattesa. Il ministro delle infrastrutture Corrado Passera e il collega dell'Economia, Vittorio Grilli non hanno accolto le richieste che arrivavano da quattro concessionari. Risultato: l'aumento medio non sarà del 3,9%, come previsto dalle anticipazioni sulle richieste fatte dalle diverse società, ma del 2,91% «calcolando la variazione sulla media ponderata tra la tariffa di base e il consuntivo di traffico dell'anno precedente». Si tratta di un livello più vicino all'andamento dell'inflazione. 

L'adeguamento delle tariffe è regolato delle norme e, come accade oramai da qualche anno, è funzionale ad assicurare - come ricorda il ministero guidato da Corrado Passera - «l'effettiva realizzazione degli investimenti posti a carico di ciascuna società concessionaria e a garantire il mantenimento della rete autostradale in condizioni di efficienza e di sicurezza per gli utenti». È così prevista un'attività di verifica e controllo, prima di concedere gli aumenti. Che nel caso specifico sono stati bloccati in quattro casi e ridotti in altri tre. La decisione - spiega la nota dello Sviluppo - «è stata assunta in via cautelativa, nell'attesa del perfezionamento delle procedure relative ai rispettivi piani economico-finanziari, attualmente in corso di definizione». Come dire, l'aumento non è stato concesso, ma potrebbe comunque scattare in futuro. 

L'aumento è stato cosi "sospeso" per la Brescia-Verona-Vicenza-Padova, per la Serenissima (Torino-Venezia), per la Tirrenica e per la Torino-Brescia. Aumenti inferiori alle richieste, invece, per Autostrade per l'Italia, per Ativa (Torino-Ivrea-Valle d'Aosta) e Milano-Serravalle. Il rincaro che scatterà dopo il brindisi di fine anno non sarà comunque uguale per tutti. Si pagherà il 3,47% in più sui tratti delle Autostrade per l'Italia (tra cui Milano-Roma-Napoli), il +3,70% sull'autostrada dei Fiori, il +2,24% sulla Torino-Savona, il 7,56% sull'Autostrada dei Parchi, il +3,93% sull'autostrada ligure-toscana e dell'1,21% su quella del Brennero. Gli aumenti sono invece a due cifre, una vera e propria stangata, sulle Autovie Venete (+12,63%), sul Passante di Mestre (13,55%), sulle Autostrade Valdostane (+11,55%) e nellaraccordo autostradale della Valle d'Aosta (+14,44%). 

«Noi siamo contrari ad aumenti - affermano il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti e di Adusbef, Elio Lannutti - perché ci sono ricadute economiche, non solo per gli effetti diretti sugli automobilisti, ma anche per quelli sui prezzi delle merci trasportate. Il 2,9% è comunque sopra il tasso di inflazione, un valore eccessivo, che richiede grandi attenzione nella verifica degli investimenti fatti».

Ecco in sintesi tutti i provvedimenti del Ministero validi dal 1° gennaio 2013.

Asti Cuneo S.p.a. +7,20

inserito da mochela martini

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:

Commenta il post