PUGLIA CALABRIA NEWS Spara alla moglie e ai due figli È mistero sul movente del gesto VIDEO
INSERITO DA ANGELA CECERE
L'autore del gesto è il farmacista Michele Piccolo Uccide moglie e figlia. L'altro figlio muore in ospedale SANNICANDRO - Questa sera Letizia Piccolo avrebbe festeggiato il suo ventesimo compleanno. Una festa organizzata da tempo con parenti e amici nella villetta di Sannicandro dove viveva con la sua famiglia. Ma questa notte il padre l'ha uccisa. Sparandole un proiettile alla testa. Dopo aver ucciso la madre con le stesse modalità. Poi l'uomo - ricostruiscono gli investigatori - ha atteso che il figlio 24enne rientrasse a casa e ha colpito a bruciapelo anche lui. Un colpo alla testa. Una strage che si è conclusa con il suicidio dell'uomo, Michele Piccolo, 55 anni, noto farmacista del paese. Si è lasciato annegare nella sua piscina privata. Sono i primi tasselli messi insieme dai carabinieri, pur se l'arma utilizzata per compiere i delitti (detenuta legalmente) non è stata ancora ritrovata. Il ragazzo è stato dichiarato clinicamente morto e in serata è stato ufficializzato il decesso. LA RICOSTRUZIONE - La tragedia è avvenuta ieri a Sannicandro di Bari. L'autore della strage avrebbe sparato contro la moglie, Maria Chimienti (coetanea) e poi contro i figli Letizia, 19 anni, e Claudio, 24. La donna era vicesindaca di Sannicandro ed era stata eletta il 26 giugno 2012. Il corpo della donna è stato trovato nella camera da letto, così come quello della figlia. La scoperta dei cadaveri è stata fatta dai carabinieri dopo che la fidanzata di Claudio Piccolo ha tentato per tutta la serata di mettersi in contatto con il giovane. Ha chiamato alcuni amici, che - scavalcato il muro di recinzione perché dall'interno non ricevevano risposte - da una finestra hanno visto il corpo del giovane, per terra nel soggiorno. Poi hanno dato l'allarme. IL FERITO - Intorno alle 13.30 è iniziata al Policlinico di Bari la procedura di accertamento del decesso del ragazzo dichiarato poi clinicamente morto. Claudio era iscritto alla facoltà di Farmacia della Università di Bari perché avrebbe voluto lavorare nella farmacia di famiglia, di cui erano proprietari la madre e il nonno, Raffaele Chimienti, morto qualche anno fa. Nella farmacia, in via Maselli Campagna, nel centro di Acquaviva delle Fonti, lavorava il padre di Claudio e Michele Piccolo. Sannicandro, la tragedia familiare IL MISTERO DELLA PISTOLA - L'arma che sarebbe stata utilizzata dal farmacista è ancora introvabile. I carabinieri hanno cercato nel giardino della villa, ma le ricerche in mattinata sono state estese (con unità cinofile e vigili del fuoco) anche nelle campagne circostanti. Gli investigatori hanno anche fatto svuotare anche la fossa biologica. L'unico risultato è stato il ritrovamento di un orologio da uomo, e non è stata trovata alcuna traccia dell'arma. I carabinieri hanno messo i sigilli alla villa e hanno anche sospeso le ricerche. I SOLDI SPARITI E LA CORRENTE ELETTRICA STACCATA - Secondo Donato Chimienti, fratello di Maria sarebbero scomparsi mille euro che suo nipote Claudio aveva preso dalla cassa della farmacia ieri sera prima di rientrare a casa. Secondo Chimienti, parte dell'incasso della farmacia era stato già depositato in banca in mattinata mentre l'incasso del pomeriggio era stato preso da Claudio. «Avrebbe dovuto averlo in tasca o nel borsone - ha precisato - ma non se ne è trovata traccia». Ad ogni modo nella villetta è stato trovato tutto in ordine e anche diversi gioielli ed orologi di valore in vista. Ha raccontato inoltre che quando insieme ad altri parenti è corso alla villa ha trovato la corrente elettrica staccata. Tanto che, ha detto, «abbiamo usato le luci dei telefonini per poterci muovere e riattivare il quadro elettrico». Donato Chimienti ha anche raccontato che suo nipote Claudio quando è rientrato a casa ieri sera attorno alle 9 ha usato il telecomando per aprire il cancello della villa e parcheggiare la sua auto all'interno. «Questo vuol dire - ha detto - che a quell'ora c'era ancora la corrente». LA FESTA DI COMPLEANNO DELLA RAGAZZA - La famiglia Piccolo avrebbe festeggiato stasera i 20 anni di Letizia in una grande festa organizzata nella villa. La ragazza avrebbe compiuto gli anni lunedì prossimo, 6 maggio, ma la festa, con circa 70 invitati, era stata organizzata per oggi. L'AMICO DI FAMIGLIA - «Siamo sconvolti. Una famiglia tranquilla. Bravissima gente». Giovanni Cianciotta, lontano parente e amico di famiglia di Michele Piccolo, è disperato. «Ogni mattina - dice il spiega - Michele, suo padre e il cognato facevano colazione insieme in un bar nel centro della città, prima di andare in farmacia. Gente benvoluta da tutti, un gesto inspiegabile». IL SINDACO - «Sono esterrefatto non riesco e darmi una spiegazione di quello che è successo, li conosco da quando erano all'università, nulla lasciava trapelare che si potesse verificare una tragedia simile». È sconvolto il sindaco di Sannicandro, Vito Novielli, anche lui farmacista come i coniugi Piccolo e che con Maria Chimienti, sua vice, ha condivideva anche l'esperienza nell'amministrazione comunale. «Ieri ho sentito Maria varie volte - racconta - lei ha celebrato un matrimonio. Visti da fuori erano una famiglia normale, tranquilla, benestante. Faccio fatica a crederci, aspetto che gli investigatori - conclude il sindaco - capiscano cosa è successo»
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
05.05.2013.