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Pubblicato da Michele Pappacoda mjcheva@live.it

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/media/foto/2013/03/18/mongelli2--180x140.jpg?v=20130318104456

 

378476 2965150531479 1343120727 33169004 728182695 nINSERITO DA ANGELA CECERE

Giro di vite, stop alle posizioni di rendita La decisione è stata presa dalla giunta FOGGIA - Non esistono rendite di posizione, gli assessorati (che guidano i settori del Comune), dal punto di vista tecnico e della burocrazia, non sono feudi che si tramandano di sindaco in sindaco. Per il comparto della dirigenza al Comune di Foggia nuovo giro di vite. Tre giorni fa la giunta ha approvato la delibera sul conferimento degli incarichi dirigenziali, delle posizioni organizzative e di alta professionalità. Il «nuovo corso» della giunta Mongelli stabilisce che gli incarichi sono legati al mandato sindacale. Ovvero alla scadenza dell’amministrazione in carica, anche gli incarichi decadono. Un cambiamento non di poco conto: fino ad oggi il regolamento prevedeva che gli incarichi dirigenziali rimanevano validi fino ad eventuali nuovi decreti del sindaco in carica, che doveva anche intervenire entro una data precisa. E spesso, problemi politici e sindacali, hanno legato le mani ai sindaci che fuori tempo massimo intervenivano sulla dirigenza non potendo quindi modificarne l’assetto. Insomma se il sindaco e la sua amministrazione decidevano, in tempo, una rotazione, si procedeva; altrimenti tutto rimaneva immutato. Con le linee di indirizzo approvate, e che fanno parte del lavoro di riorganizzazione avviato già da un po’ dal nuovo direttore generale Giuseppe Pazzaglia, gli incarichi invece decadono alla scadenza del mandato. Altro elemento di novità d’ora in poi saranno i dirigenti ad individuare, tra i funzionari del proprio settore, le posizioni organizzative e gli eventuali incarichi di alta professionalità. E, indicandoli, si assumeranno in pieno la responsabilità delle inefficienze di questo o di quell’ufficio. Anche in questo caso però gli incarichi saranno legati al mandato dell’amministrazione in carica. Se dovesse succedere di nuovo che viene sottoscritta una polizza assicurativa stratosferica per una utilitaria del Comune, come accaduto nel caso della Panda del parco auto dei vigili urbani, il dirigente non potrà più fare spallucce o scaricare la responsabilità su altri non ben definiti. Attualmente i settori di competenza dei dirigenti sono 26 compreso l’ufficio di gabinetto; scenderanno a dieci più tre servizi sociali: l’ufficio di gabinetto, l’avvocatura e la Polizia municipale. In questo modo l’ente non dovrà più ricorrere alle alte professionalità che pesano svariate migliaia di euro sul bilancio, tranne per la copertura di tre servizi. La mappa è già pronta, ma prima di essere varata, così come prevede la legge, dovrà essere sottoposta alla contrattazione sindacale. La riorganizzazione della dirigenza comunale con gli atti predisposti dal direttore Pazzaglia è stata al centro di più riunioni dell’esecutivo. Le resistenze di settori della dirigenza e di parte dei funzionari avevano fatto breccia in qualche assessore. Diffidenze superate nel corso delle diverse discussioni. L’attuale organizzazione amministrativa ha mostrato spesso grossi limiti con una ricaduta sulla qualità dei servizi e sul controllo degli stessi. Emblematica la vicenda del parcheggio della Maddalena e del suolo il cui utilizzo non ha mai controllato nessuno e per il quale ad oggi, a nessun dirigente e funzionario è stata addebitata la responsabilità dei dodici anni di abusivismo scoperto

FONTE CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

18 MARZO 2013