PUGLIA CALABRIA NEWS BARI Policlinico, software in tilt niente farmaci ai pazienti
INSERITO DA ANGELA CECERE
Malati di tumore mandati indietro, è bufera La direzione ai medici:accettate richieste scritte a mano BARI - Un software sta bloccando le procedure per la somministrazione dei farmaci per i pazienti malati di tumore, al Policlinico di Bari. Il nuovo programma, in uso da gennaio, fornito dall’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco, non funziona ancora e i dottori sono costretti a rimandare indietro i pazienti o a sottoscrivere a mano le ricette. L’ultimo episodio risale a ieri mattina quando uno dei baresi in cura si è presentato allo sportello per ottenere la ricetta. I dottori hanno effettuato per un’ora i tentativi per fare funzionare il software, ma la risposta è sempre stata negativa. Il paziente è quindi tornato a casa. «Ma non è stato solo questo l’unico caso - racconta - anche altre persone nei giorni scorsi hanno incontrato gli stessi problemi. C’è chi si ritrova a percorrere centinaia di chilometri ogni giorno con la speranza che il software funzioni. E nel frattempo si rimane senza medicine, fondamentali per la nostra cura». Più volte i medici hanno contattato l’agenzia di Roma per chiedere spiegazioni sul perchè del disservizio. Che va avanti da diverse settimane. Del caso si è interessato anche il direttore generale Vitangelo Dattoli che ha chiesto l’intervento del dottore Roberto Di Paola, per una verifica su quanto sta accadendo a Oncologia Medica, nel reparto Balestrazzi. «Purtroppo - spiega Di Paola - ci sono stati dei problemi con questo software che dal ministero stanno cercando di risolvere. Abbiamo però dato disposizione ai nostri medici di prescrivere le medicine su carta, spiegando ai farmacisti che le richieste devono essere accettate proprio a causa di questo problema con il programma sul computer». Si torna quindi al cartaceo per le prescrizioni per i pazienti oncologici, in attesa che vengano risolti i problemi di collegamento con il software. «Non dipende da noi - conclude Di Paola - stiamo sollecitando ogni giorno. Contiamo però per fine febbraio di ripristinare la situazione e la regolarità nella consegna delle prescrizioni». I pazienti intanto sperano che situazioni del genere non si ripetano più. «Già dobbiamo affrontare la nostra malattia - commentano - ma aspettare un’ora e mezza in attesa di un foglio di carta, per medicine di cui abbiamo bisogno per la nostra cura, è ancora più difficile. Ci sono tante persone nella stessa situazione». Per ora quindi i dati vengono inseriti a mano, ma non sempre le stesse prescrizioni vengono accettate. Soprattutto nel momento in cui i pazienti si rivolgono alla Asl per controllare i dati e ritirare le medicine. «Siamo stati molto chiari - continuano dal Policlinico - fin quando non si risolverà questo problema di software, le ricette scritte a mano devono essere accettate e le medicine consegnate ai pazienti. Poi ci occuperemo noi dell’inserimento dei dati nel programma, per registrare ogni singola richiesta.».
FONTE CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
05 FEBBRAIO 2013