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Pubblicato da Michele Pappacoda mjcheva@live.it

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553987 4875306964196 493515398 nINSERITO DA ANGELA CECERE

Il raid della 44enne durante l'uscita dalla stanza della madre di una piccola paziente di 10 anni ricoverata in Oncologia vota su OKNotizie Aggiungi a Linkedin Aumenta la dimensione del testo Diminuisci la dimensione del testo Commenti RSS Daniela Bertelli, autrice del furto, è stata condannata ieri per direttissima di Luisa Morbiato PADOVA - È stata fermata dalla polizia l'altra sera mentre tentava di uscire dall'ospedale di Padova dopo aver rubato un telefono cellulare ed un pc portatile ad una ragazzina ricoverata nel reparto di oncoematologia pediatrica. Daniela Bertelli, 44 anni, vicentina, originaria di Thiene, ma di fatto senza fissa dimora e disoccupata, è stata processata ieri mattina per direttissima. Il tribunale l'ha condannata a scontare un anno di carcere e al pagamento di 300 euro di multa, poi è stata tradotta nel carcere veronese di Montorio. La Bertelli, che ha alle spalle una lunga serie di arresti e denunce sempre per furto, ha messo in atto il suo deprecabile gesto ai danni di una ragazzina di 10 anni costretta in ospedale da una gravissima malattia. Un raid ai danni dei più deboli, alla quale la 44enne non è peraltro nuova, e senza alcun riguardo per le conseguenze sulla piccola paziente. Oltre alla presenza dei genitori e del personale del reparto, unico svago della bambina un computer con cui trascorrere parte delle ore della sua lunga giornata di cure. Erano circa le 22 quando la madre della piccola si è assentata per qualche minuto dalla stanza della figlia per recarsi nell'atrio del reparto. Daniela Bertelli, che si aggirava in corsia in cerca dell'occasione giusta, ha approfittato della breve uscita ed è entrata nella stanza della ragazzina. Ha arraffato il computer e un telefono cellulare ma la piccola, che non dormiva, si è accorta della presenza dell'estranea nella stanza ed ha chiesto l'aiuto della mamma. La donna ha immediatamente segnalato il fatto all'infermiera di turno che, a sua volta, ha lanciato l'allarme al posto di polizia dell'ospedale. Gli agenti hanno atteso la Bertelli e l'hanno bloccata mentre tentava di guadagnare l'uscita. Nello zaino che la donna aveva con sé sono stati trovati il computer ed il telefono. Per la 43enne è scattato l'arresto con l'accusa di furto aggravato considerato che si era introdotta in ospedale. Il computer è tornato così tra le mani della ragazzina insieme al telefono cellulare mentre la Bertelli è stata portata in Questura in attesa del processo. La donna è una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine vista la lunga serie di precedenti per furti in abitazione e anche in ospedale, sia nella provincia di Vicenza che in quella di Padova. Tra l'altro, nel giugno dello scorso anno era stata arrestata prima per un colpo in abitazione commesso a Thiene e poi per un altro furto di due telefoni cellulari all'ospedale di Padova. Sempre lo scorso anno era stata bloccata in aprile a Thiene per un altro furto in abitazione. Stessa sorte del 2011 quando era stata fermata dai carabinieri di Arsiero nel Vcentino per aver rubato in un appartamento. Nel 2008, sempre all'ospedale di Padova, aveva preso di mira il reparto di ostetricia ma era stata arrestata in flagranza di reato mentre rubava il portafogli di una paziente.

IL GAZZETTINO

24.07.2013.