NEWS ITALIA DEL MONDO PAOLO, SCHIACCIATO DA UN TIR MENTRE LO RIPARAVA. IL PADRE: "AVREI VOLUTO MORIRE IO"
INSERITO DA GIOFFE LUCIA
Sabato 7 Settembre 2013
CIMADOLMO - Tullio Zanardo, camionista in pensione, è il proprietario del camion sotto il quale ieri è morto Paolo Zanella nell'incidente sul lavoro a Cimadolmo. Il pensionato è sconvolto: sulla camicia ha tracce di sporco, ha cercato di dare una mano mentre si consumava la tragedia. «Non riesco a spiegarmi - mormora con un filo di voce - come ciò sia potuto accadere. Paolo era un professionista che conosceva molto bene il mestiere, uno che sapeva il fatto suo. Non mi spiego come possa aver invertito i fili nel collegamento dopo la riparazione. Purtroppo il camion aveva la marcia inserita ed è partito».
L'uomo ha la voce rotta dalla commozione, le parole gli escono a stento. Si allontana in lacrime, mesto, a bordo della sua bicicletta. L'officina di elettrauto è situata in un fabbricato nuovo, realizzato in tempi recenti. Poco prima c'è la casa dove, al piano superiore, Paolo Zanella abitava con la moglie e i figli.
In via Caliselle a Cimadolmo si conoscono tutti, è una sorta di famiglia allargata. Per questo l'incidente sul lavoro avvenuto all'officina Zanella tocca i cuori dei vicini di casa. «Conosco Paolo da quand'ero bambina - racconta una vicina - lui è del '71, io del '64. Non riesco a capacitarmi di ciò che è avvenuto». Un artigiano tutto d'un pezzo, dedito al suo lavoro e alla sua famiglia. «Era una persona solare, ottimista, si poneva sempre in modo positivo nei confronti della vita. Siamo vicini di casa da tanti anni, non l'ho mai udito una volta alzare la voce, essere arrabbiato».
Ieri, in officina, il papà di Paolo, Giuseppe Zanella continuava disperato a ripetere: «Ma perchè non è accaduto a me, a me?» piangendo disperato. «Sono una famiglia molto unita - prosegue la vicina - da quello che so Paolo non aveva hobby particolari. Viveva per il lavoro e la famiglia. Gli piaceva il mare. Hanno un piccolo appartamento, ci vanno nel tempo libero».
«Sono annichilito - aggiunge Giancarlo Cadamuro, sindaco di Cimadolmo - Ancora incredulo di quanto avvenuto. Conosco Paolo da tanto tempo, abita nella mia stessa via. Non ci sono parole per una tragedia simile. Esprimo alla famiglia tutta la vicinanza ed il cordoglio dell'amministrazione comunale».
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