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Pubblicato da Miki Pappacoda

PRIMO PIANO E ANTEPRIMA Roma, si spara alla testa in bagno con la pistola del padre: morto 16enne

INSERITO DA ANGELA CECERE Non c'è stato nulla da fare: è morto alle 9.30 di questa mattina (14 dicembre) il ragazzo di 16 anni che martedì si era sparato alla testa nel bagno della sua abitazione a Tor de' Cenci, zona sud di Roma. Troppo gravi le lesioni craniche. I genitori, che non lo hanno mai lasciato solo nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Camillo, hanno acconsentito al prelievo degli organi a scopo di donazione, che verrà eseguito nella notte. COSA ERA SUCCESSO Tutto è cominciato nel tardo pomeriggio. La famiglia era in casa. A un certo punto è scattato qualcosa. Sarebbero cominciati i litigi tra il ragazzo e la madre. Poi, senza che nessuno si accorgesse di nulla, lo studente avrebbe preso la pistola del padre, regolarmente detenuta e si sarebbe diretto in bagno, chiudendosi a chiave. È stato allora che il fragore del colpo di pistola ha interrotto improvvisamente il silenzio. Sarebbero stati la madre e il fratello a intervenire per primi. L'hanno trovato a terra, riverso in una pozza di sangue. Immediato l'arrivo dei soccorsi che hanno portato, d'urgenza, il giovane all'ospedale San Camillo. E proprio in ospedale i medici avrebbero tentato il tutto per tutto per salvarlo, operandolo d'urgenza per alcune ore, prima di trasferirlo nel reparto di terapia intensiva in condizioni definite disperate. «Siamo tutti sconvolti. Non riesco ad aggiungere altro», dice con gli occhi lucidi e la voce tremolante lo zio di secondo grado del ragazzo, che si trovava in ospedale insieme agli altri parenti. Comprensibilmente provati i genitori del giovane. Chiusi nel loro dolore, non vogliono parlare. Un gesto che nessuno riesce a spiegarsi.

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