SPORT NEWS E SPORT LOCALE Garcia ritorna al calcio spallettiano e il Napoli fa poker Valanga azzurra sull'Udinese e il Maradona torna a sorridere.
INSERITO DA MICHELE PAPPACODA Il Maradona torna a sorridere nella prima notte d'autunno, e gli azzurri si riprendono il proprio pubblico dopo un periodo di tensioni. Nelle ultime 36 ore è successo di tutto, poi il confronto anche con toni accessi nelle chiuso dell'Hotel Serapide di Pozzuoli fra squadra e staff tecnico ha prodotto il rtisultato sperato. Alla fine l'elefante partorisce il topolino, con la classica via di mezzo fra lo spartito che i giocatori ormai conoscono a memoria e qualche piccola innovazione a cui il tecnico francese non ha voluto rinunciare. Quel tanto che fa tutto con un cambiamento di approccio alla gara che ha accesa la notte dei mirracoli, e il Napoli è ritornato ad essere il Napoli dello scorso campionato. Con il ritorno di Mario Rui sulla fascia sinistra si è ripristinata la catena delle meraviglie con un Kvara di rigenerato, a destra la garanzia di sempre del capitano e di Politano egragiamente sostituito da Lindstrom che conferma quanto di buono si era detto su di lui, le chiavi del centrocampo di nuovo nelle mani di Lobotka e l'orchestra ha ricominciato a suonare come sa, complice anche una condizione atletica che sta, seppur faticosamente, ritornardo ad essere quella di un tempo. Buona anche la prestazione dell'inedita coppia centrale Natan-Ostigard che hanno fatto il compitino senza sbavature. Discorso a parte per Osimhen, il nigeriano è animale da campo, quando gioca non ci sta a perdere dando sempre il massimo ma chiedendo il massimo anche agli altri allenatore compreso, e poco importa delle polemiche. Certo i rapporti con società e allenatore restano ai minimi storici, ma la sosta potrebbe consentire una ricucitura nelle relazioni almeno di facciata. Ultima nota per Zielinski e Simeone, il primo ha dimostrato ancora una volta di essere napoletano dentro e nel momento più difficile si è preso la responsabilità di calciare un rigore che dopo il crack di Bologna pesava, il secondo per aver dimostrato di essere in grado di farsi trovare sempre pronto, ma che non può essere uomo da 5 minuti a partita. Un consiglio a Garcia, la smetta di fare il francese spocchioso e si cali nella realtà di Napoli e del Napoli, porti a casa quanto di buono ha fatto questa squadra negli untimi 15 mesi e poi, man mano, ci metta del suo quando serve. di Gaetano Mataluni IL CORRIERINO