ANIMALI I COLOMBI Columbidae
INSERITO DA MICHELE PAPPACODA E MORENA MOTTA I Columbidi (Columbidae Illiger, 1811) sono una famiglia di uccelli che comprende oltre 300 specie. È l'unica famiglia dell'ordine Columbiformes.
Descrizione
Le specie della famiglia Columbidae sono caratterizzate da un tronco massiccio con una testa piccola, un becco corto e rigonfio e zampe corte con quattro dita. Le ali, grandi e robuste, li rendono eccellenti volatori.[2]
Le dimensioni delle varie specie variano considerevolmente: si va dai gura della Nuova Guinea, che raggiungono le dimensioni di un tacchino, alle tortorine, che sono poco più grandi di un passero; il primato della specie più corta spetta alla colomba frugivora nana (Ptilinopus nainus), che misura appena 13 cm di lunghezza.[2]
Il piumaggio, soffice e folto, è anch'esso molto variabile: alcune specie hanno una colorazione monocromatica e poco appariscente, mentre altre, in particolare le colombe frugivore del genere Ptilinopus e i piccioni dei genere Treron e Alectroenas, sfoggiano livree multicolori molto vistose.
Tassonomia
Il nome Columbidae per la famiglia fu introdotto dallo zoologo inglese William Elford Leach in una guida ai contenuti del British Museum, pubblicata nel 1820.[3][4] Columbidae è l'unica famiglia vivente nell'ordine Columbiformes. Le grandule (Pteroclidae) erano precedentemente collocati all'interno di questa famiglia, ma vennero in seguito spostate in un ordine separato, Pterocliformes, sulla base di alcune differenze anatomiche (ad esempio, non sono in grado di bere "succhiando" o "pompando");[5] sono ora considerati più strettamente correlati agli uccelli costieri.[6] Recenti studi filogenomici supportano il raggruppamento di piccioni e grandule, insieme ai mesena, formando il sister taxon di Mirandornithes.[7][8][9][10]
I Columbidi sono generalmente divisi in cinque sottofamiglie, probabilmente in modo impreciso.[11] Ad esempio, la colomba quaglia americana e la colomba quaglia (Geotrygon), solitamente collocate all'interno di Columbinae, sembrano essere due sottofamiglie distinte.[12] L'ordine qui presentato segue gli studi di Baptista et al. (1997),[13] con alcuni aggiornamenti.[14][15][16]
La disposizione dei generi e la denominazione delle sottofamiglie è in alcuni casi provvisoria perché le analisi delle diverse sequenze di DNA producono risultati diversi, spesso radicalmente, nel posizionamento di determinati generi (principalmente quelli indo-australiani). Questa ambiguità, probabilmente causata dalla long branch attraction, sembra confermare che i primi piccioni evolutisi nella regione dell'Australasia e che i "Treronidae" e le forme affiliate (colombe coronate e piccioni fagiani, per esempio) rappresentino la prima radiazione del gruppo.
La famiglia Columbidae in precedenza conteneva anche la famiglia Raphidae, composta dagli estinti solitario di Rodrigues ed il dodo.[16][17][18] Queste specie sono con ogni probabilità parte della radiazione indo-australiana che ha prodotto le tre piccole sottofamiglie menzionate sopra,[19] con le colombe e i piccioni frugivori (incluso il piccione di Nicobar). Pertanto, sono qui inclusi come la sottofamiglia Raphinae, in attesa di migliori prove materiali delle loro esatte relazioni.[20]
Esacerbando questi problemi, i columbidi non sono ben rappresentati nel record fossile.[21] Ad oggi non sono state trovate forme veramente primitive. Il genere Gerandia è stato descritto dai depositi del Miocene inferiore in Francia, ma sebbene si credesse da tempo un piccione,[22] ora è considerato una grandula.[23] I resti frammentari di un possibile "ptilinopino", sono stati ritrovati nella Formazione Bannockburn in Nuova Zelanda, e descritti come il genere Rupephaps;[23] "Columbina" prattae, ritrovata in depositi approssimativamente contemporanei in Florida è oggi provvisoriamente separata in Arenicolumba, ma la sua distinzione da Columbina/Scardafella e generi correlati deve essere stabilita più saldamente (ad esempio mediante analisi cladistiche).[24] A parte questo, tutti gli altri fossili appartengono a generi esistenti.[25]
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
Tassonomia basata sugli studi di John H. Boyd, III,[26] professore di economia.[27]
|
|