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Pubblicato da Miki Pappacoda

DILLO A VETTICA DI AMALFI ONLINE Bangkok tra passato e presente

INSERITO DA PRIMULA GALANTUCCI Bangkok è una megalopoli di 12 milioni di abitanti, è caotica,delirante, calda, umida, l’aria è spesso irrespirabile, piena di cemento e strade sopraelevate, il fiume che l’attraversa, il Chao Phraya, è inquinato. Amo Bangkok. Non per i motivi sopracitati, ma perché in mezzo a tutta questa decadenza c’è qualcosa che mi fa stare bene, ogni volta che ci torno.

Bangkok era mutata tantissimo nel suo aspetto fisico e di conseguenza anche nell’anima. Il suo fascino era finito. Da una città assolata, percorsa da canali, era diventata un agglomerato di cemento, rabbuiato dalle tante strade sopraelevate costruite su quelle con cui erano state ricoperte le vie d’acqua. La modernità aveva eroso la tradizionale serenità della gente e accelerato i suoi, un tempo sonnolenti, ritmi di vita.

Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra
Bangkok

Il mix tra contemporaneo, centri commerciali, sky train, grattacieli centri commerciali immensi, e il passato con residenze, palazzi reali, mercati di strada, la rende unica nel suo genere.

Bangkok. Più che una città, una massa confusa gettata su una palude di mangrovie. Non avrebbe mai dovuto espandersi tanto lontano dal Chao Phraya e dalla rive dei suoi canali. Le case di legno su palafitte con i loro balconi un po’ sbilenchi e le barche ormeggiate agli scalini, i vecchi templi e i palazzi cinti da mura, vicino all’acqua verde e marrone sono belli. Il resto è un mostro che allarga le sue dita scheletriche in ogni direzione. Il risultato di un inesorabile, in alcuni casi sconsiderato sviluppo edilizio realizzato, in gran parte a basso costo, in nome della necessità e del progresso.

Tew Bunnag, Il viaggio del naga

La Bangkok del passato

Bangkok del passato

Nè i thai né gli stranieri sembrano interessarsi molto alle schegge degli ultimi cento anni sparse per la metropoli, che in genere sono nascoste e sopravvivono quasi per caso… E’ come se il grande evento che chiamiamo “modernità” avesse preso la forma di un disastro naturale che ha separato il presente dal passato, cioè quella dimensione temporale che si colloca in un momento non meglio precisato, ma anteriore al 1965.

Lawerwnce Osborne, Bangkok

Jim Thompson’s House

Jim Thompson's House

La vita di Jim Thompson è avventurosa e piena di mistero. Nato in America nel 1906, durante la seconda guerra mondiale, lavora nello spionaggio per conto degli Usa a Bangkok. La città lo affascina talmente tanto che, alla fine della guerra, decide di vivere in Thailandia. Inizia un commercio di seta pregiata con l’Europa e con le grandi case di moda occidentali. Il successo è immediato. Inoltre ama molto la cultura thai e colleziona opere d’arte asiatiche. Fa costruire la sua abitazione con parti di dimore thailandesi tradizionali, trovate in rovina, in giro per Bangkok, facendole riassemblare nel 1959, nel terreno acquistato in Soi Kasem. Nasce così il complesso abitativo composto da vari edifici.

La sua vita si conclude in modo misterioso, nel 1967, in Malaysia, durante una passeggiate sulle Cameron Highlands scompare senza lasciare traccia. Molte le teorie sono nate riguardo alla sua sparizione: dai servizi segreti implicati, a storie di amanti infelici, per arrivare al più banale tragico incidente con occultamento di cadavere.

Oggi la Jim Thompson’s House è una casa museo aperta al pubblico, visite guidate in inglese raccontano la storia della casa e del suo proprietario. La seta, la protagonista della vita di Thompson, lo è anche nella sua dimora.

Per un approfondimento http://www.jimthompsonhouse.com

Inoltre a Bangkok ci sono numerosi negozi di Jim Thompson, vendono abiti e accessori, tutti rigorosamente in seta pregiata e con stampe tradizionali thai.

Parco del Palazzo di Dusit

Palazzo di Dusit

Voluto dal sovrano Rama V, dopo un viaggio in Europa nel 1897, il Parco del Palazzo di Dusit nasce dall’idea di ricreare, in stile thailandese, le dimore reali occidentali.

Palazzo di Dusit

L’ ampio parco con giardini splendidi, contiene al suo interno più residenze reali e un museo. Pur essendo a Bangkok, qui regna una pace assoluta, anche solo passeggiare per questo parco è un momento di ristoro dalla frenesia della città.

Parco del Palazzo di Dusit

Palazzo di Vimanmek

Palazzo di Vimanmek

Il Palazzo di Vimanmek è il più grande edificio al mondo in costruito interamente in teak senza l’impiego di chiodi. Edificato originariamente a Ko Si Chang nel 1868, viene trasferito nel parco del Palazzo di Dusit, nel 1910. Camminare, rigorosamente senza scarpe, per le 81 sale è un vero piacere: il pavimento scricchiola senza sosta, ma i passi sono anche attutiti dal legno. Al momento della mia visita, era vietato fare fotografie all’interno del palazzo.

I mercati di strada e lo street food di Bangkok

Bangkok street food

I baracchini di Bangkok sono i migliori del pianeta, anche se l’aspetto più stupefacente di questa festa mobile e arcaica sono le sue quinte, i grattacieli delle multinazionali. Quello che si consuma sui marciapiedi è come un pasto nomade nel bel bezzo di un urbanesimo occidentale sedentario…

Lawrence Osborne, Il turista nudo

La Bangkok di oggi

Bangkok

Le scene di vita comune di Bangkok: le grandi strade affollate e i vicoli, la metropolitana e i bar, i canali putridi, i mercati e le sale massaggio, i condomini di lusso, la vita sul fiume e gli slum.

Tew Bunnag, Il viaggio del naga

I centri commerciali

Bangkok

Era la rappresentazione di un mondo dove tutto è permesso, dove è disponibile ogni forma di piacere e di distrazione dove, in definitiva, non si trova né pace né appagamento. Bangkok, in quanto luogo dove i desideri non hanno limiti, diventa l’allegoria perfetta di una condizione universale.

Tew Bunnag, Il viaggio del naga
centri commerciali Bangkok

Bangkok e i suoi giganteschi centri commerciali, dove l’aria condizionata e il consumismo sfrenato la fanno da padrone. Piani divisi per tema, o meglio per categorie merceologiche come le vecchie vie commerciali di un passato dimenticato. Non manca mai il cibo, anch’esso diviso per provenienza, così come non manca la tecnologia nella sua espressione più semplice e ludica: le cover per gli smartphone, riprodotte all’infinito in infinite varianti.

I sky bar e gli hotel di lusso

Bangkok è conosciuta per gli alberghi lussuosi. Oggi sembra normale trovare questo tipo di hotel in tutto il mondo, ma a Bangkok il primo hotel di lusso è stato costruito nel 1868 per volontà del sovrano Chulalongkorn.

Il grande albergo era concepito come un mondo autosufficiente, all’interno del quale il viaggiatore poteva trovare, per la prima volta, tutto ciò di cui aveva bisogno: vitto, alloggio, lavanderia, cambio, centralini, impianti sportivi e luoghi d’incontro… In sostanza, l’opprimente lusso occidentale veniva calato nell’opprimente miseria orientale, senza neppure sforzasi di occultare il contrasto- semmai accentuandolo.

Lawrence Osborne, Bangkok

Sirocco sky bar

Sirocco at Lebua Tower

Non si può visitare Bangkok senza vederla dall’alto di uno sky bar . Uno dei miei roof bar preferiti a Bangkok è il Sirocco at Lebua Tower. Costoso e molto affollato, ma al tramonto regala una vista sulla città e sul Chao Phraya river dal 63° piano della Lebua Tower, l’hotel di lusso che lo ospita.

Sirocco at Lebua Tower

Il bar, a forma circolare, è sospeso nel vuoto. Se invece si desidera cenare la prenotazione è obbligatoria https://lebua.com/restaurants/sirocco/

Consigli di lettura

Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani come sempre è un racconto di un viaggio, ma un viaggio personale. Terzani scopre di avere un cancro. Un altro giro di giostra è il viaggio nel mondo della medicina da quella occidentale a quella asiatica, da New York, attraverso l’India, la Thailandia, Hong Kong, le Filippine per approdare alla sua casa sulla Himalaya.

ll viaggio del Naga di Tew Bunnag Il romanzo è ambientato a Bangkok. I destini di tre persone molto diverse da loro si incrociano.

Bangkok di Lawrence Osborne Osborne, a mio parere, è lo scrittore che riesce a rendere meglio lo spirito di Bangkok. Nel suo libro non si racconta delle bellezze della città, nessuna indicazione turistica, ma si respira l’aria della Città degli Angeli.

Per tutti i libri sulla Thailandia https://paolavignati.com/libri-sulla-thailandia/

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