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Pubblicato da Giornale Vettica di Amalfi Online www.mikivettica.overblog.it

Mattarella a Xi: «Più cooperazione
Via della Seta strada a doppio senso»

INSERITO DA MICHELE PAPPACODA È arrivato il giorno del vertice Italia-Cina. Il presidente cinese Xi Jinping è a Roma con la moglie Peng Liyuan e la Capitale è blindata per la sua visita (la mappa delle strade chiuse). Con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, c'è stato un «incontro fruttuoso, con un ampio consenso», ha detto dopo il colloquio col capo dello Stato. Insieme, riceveranno i rappresentanti del Business Forum, del Forum culturale e del Forum sulla cooperazione nei Paesi terzi.

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La macchina di Xi è stata scortata all'interno del palazzo del Quirinale dai corazzieri a cavallo. Xi, accompagnato dalla moglie, elegantissima in abito verde pistacchio, dopo una stretta di mano con Mattarella e con la figlia Laura, è stato ricevuto con gli onori militari nel cortile del Quirinale. Sono stati suonati gli inni nazionali italiano e cinese e sul Colle ed è stata issata anche la bandiera di Pechino. Poi, attraversando una lunga passerella rossa, i due capi di Stato sono entrati nel palazzo per il loro colloquio.

La Via della Seta «è una strada a doppio senso e lungo di essa devono transitare non solo commercio ma talenti, idee, conoscenze», ha detto Mattarella. «L'antica Via della Seta - ha spiegato - fu uno strumento di conoscenza tra i popoli, anche la nuova deve essere una strada a doppio senso, dalla quale oltre alle merci devono transitare anche idee e progetti di futuro». «La firma del Memorandum Italia-Cina è un segno dell'attenzione per una cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e imprese cinesi». «La cooperazione tra Italia e Cina sarà confermata e rafforzata durante la visita così gradita del presidente Xi con intese commerciali». È «l'occasione per registrare il livello eccellente dei rapporti tra Cina e Italia e per imprimervi sviluppo ulteriore».

«Alla luce del mandato italiano nel consiglio per i diritti umani dell'Onu, desidero auspicare che, in occasione della sessione del dialogo Ue-Cina sui diritti umani che si svolgerà a Bruxelles dopo quella che si è svolta a Pechino lo scorso luglio, si possa proseguire in un confronto costruttivo sui temi così rilevanti», ha quindi aggiunto il Capo dello Stato.

 



«Ringrazio il presidente per l'accurata e squisita accoglienza: nonostante la distanza geografica, i due popoli nutrono da sempre una profonda amicizia», ha esordito Xi. «La parte cinese vuole uno scambio commerciale a due sensi e un flusso degli investimenti a due sensi». «Guardando il mondo ci ritroviamo avanti un cambiamento epocale, la Cina e l'Italia sono due importanti forze nel mondo per salvaguardare la pace e promuovere lo sviluppo. La Cina vuole lavorare con l'Italia per rilanciare lo spirito di equità, mutuo rispetto e giustizia». 

«I contatti con Washington sono costanti, come si addice a un alleato così solido e a una amicizia così radicata», ha detto Conte a chi gli chiedeva se con gli Usa ci siano state tensioni a causa della Cina. «Sicuramente quando ci si muove con passaggi che possono risultare significativi», come il Memorandum che pure «non è vincolante», è «normale che si abbia un costante aggiornamento con gli Usa a tutti i livelli, anche al massimo livello», ha spiegato. Quindi ha sentito Trump? «No comment», ha risposto Conte.


La tradizione dei legami tra Cina e Italia «è molto antica»: la relazione è «già molto buona e la prospettiva di collaborazione avrà ulteriore spinta» con la nuova Via della Seta, ha detto il premier Giuseppe Conte, incontrando i media cinesi. Nell'intervista pubblicata oggi dall'agenzia Nuova Cina, Conte rileva che la visita del presidente Xi Jinping e la firma del memorandum sulla Belt anf Road Initiative sono parte di una cornice di rapporti «molto solida. Penso che la crescente collaborazione tra Italia e Cina porterà prima di tutto benefici ai nostri Paesi».

«Posso assicurare che (la firma dell'accordo sulla via della Seta, ndr) è una grandissima opportunità per tutti noi, in cui ho creduto dal mio primo viaggio in Cina: è una cornice nella quale crescere insieme, sono veramente contento che domani si posa procedere alla firma come primo paese del G7», ha detto il vicepremier Luigi Di Maio introducendo i lavori del business forum Italia-Cina a Palazzo Barberini

«Io ho sempre guardato con molta attenzione e anche ammirazione a Trump quando dice America First e anche noi diciamo Italia First nelle relazioni commerciali, fermo restando che restiamo alleati degli Stati Uniti, restiamo nella Nato e nell'Unione europea: a maggior ragione se i nostri alleati hanno delle preoccupazioni sul 5G è bene irrobustire la golden power», ha aggiunto commentando le preoccupazioni che desta l'accordo con la Cina a livello internazionale.

«Sono veramente contento - ha aggiunto - del fatto che sta per partire il primo carico di arance siciliane via aereo verso la Cina: è un accordo che abbiamo firmato con il ministro Centinaio subito dopo la visita a Shanghai, questo significa che non porteremo solo artigianato ma anche agroalimentare, con grandi opportunità per comparti che erano in forte crisi». «La firma della Via della Seta, le relazioni diplomatiche e industriali che possono nascere grazie agli accordi che si firmano in questi giorni creeranno più posti di lavoro in Italia per le nostre aziende, faranno nascere nuove imprese in Italia».

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