CAMPANIA NEWS Napoli, l'Anm non paga: sette milioni di debiti. Eav vuole riprendersi i suoi bus
INSERITO DA MICHELE PAPPACODA L’Anm ha un debito con l’Eav di 7 milioni di euro per l’affitto e il riscatto di 134 bus per i quali non paga il canone da due anni. Pullman nuovissimi, euro 3 e 4, da 8 fino a 12 metri, consegnati dalla Regione tra il 2007 e il 2010, e utilizzati attualmente per l’esercizio quotidiano a Napoli. A gennaio di quest’anno l’Anm avrebbe dovuto riscattarli, ma senza soldi in cassa, la trattativa si è arenata. E ora l’Eav è pronta a richiederli indietro. Praticamente la metà dei bus che circola ogni giorno in città potrebbe scomparire da un momento all’altro. E non finisce qui. Perché l’azienda del trasporto cittadino ha un altro debito di 2,4 milioni di euro per gli autisti presi in prestito dall’Eav fin dal 2013. Per tutti questi anni, la società regionale ha pagato lo stipendio ai conducenti distaccati in Anm, inviando le fatture all’azienda napoletana per un rimborso che non è mai arrivato, se non in minima parte. Inizialmente gli autisti in prestito erano 63, scesi a 27 a fine 2016. Oggi sono 17. Ma anche questi ultimi presto rientreranno in Eav, andando ad assottigliare ulteriormente l’organico al front line di Anm. Il tutto, nell’attesa del concorso per l’assunzione di 160 nuovi conducenti, che, però, per la legge Madia, dovrà aspettare giugno 2018.La vicenda dei bus in prestito dall’Eav vede coinvolta anche la Ctp. Si tratta di 141 mezzi e per riscattarli l’azienda provinciale dei trasporti, che sconta grossi ritardi sul versamento del canone, dovrebbe pagare 8,6 milioni di euro, altrimenti dovrà restituirli. Insomma, in tutti questi anni l’Eav avrebbe potuto far scattare i decreti ingiuntivi per le due società dei trasporti napoletane, ma non l’ha fatto. Sullo sfondo, la possibilità che possa fare istanza di fallimento per Anm e Ctp per i 15,7 milioni di crediti che avanza.
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