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Pubblicato da Michele Pappacoda Direttore www.mikivettica.net

SEZ.DISABILITà NEWS Scuole paritarie: dal Governo 1.000 euro per l’inclusione dei disabili

INSERITO DA MICHELE PAPPACODA Polemiche e pareri contrastanti. Questo quanto ha suscitato un emendamento presentato in Senato che prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro per le scuole paritarie in cui risultino iscritti alunni con disabilità. Se da una parte c’è chi ha salutato positivamente la proposta perchè i contributi stanziati vanno comunque a favore dei soggetti più deboli (i disabili, appunto) indipendentemente dal fatto che questi frequentino una scuola paritaria, dall’altra c’è chi dietro questo emendamento vede l’ennesima sottrazione di risorse a favore della scuola paritaria e a discapito di quella statale.

COME FUNZIONA IL SOSTEGNO NELLE SCUOLE NON STATALI

Tuttavia è bene fare chiarezza. Prima di tutto perchè le norme attuali riconoscono una distinzione tra scuole paritarie parificate, paritarie e private e, proprio perchè la distinzione è già tale a livello normativo, sono anche differenti i contributi previsti per ciascuna tipologia di scuola. In particolare, per un istituto paritario parificato della Scuola Primaria l’onere di retribuire il docente di sostegno spetta comunque al Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (Miur); mentre invece per una scuola paritaria non parificata lo Stato è solito erogare dei generici contributi annuali per la copertura delle spese di sostegno.

Gli importi concessi in quest’ultimo caso sono tuttavia bassi e non coprono il fabbisogno, per cui finisce sempre che le scuole interessate siano costrette a chiedere ai genitori di intervenire con rette a loro carico affinché si possa remunerare il docente di sostegno.

COME E PERCHÉ IL GOVERNO È INTERVENUTO

L’emendamento presentato dal ministro Stefania Giannini, dunque, mira proprio a contribuire in questo meccasnimo perverso: l’obiettivo è naturalmente quello di evitare che le scuole ricorrano alle famiglie per avere la parte di soldi mancanti. Soprattutto perchè il diritto allo studio è un diritto costituzionalmente riconosciuto nel sistema pubblico e le scuole paritarie, facendo parte del sistema pubblico, hanno il diritto di ricevere questo genere di “aiuti” (e il Governo è a sua volta obbligato a intervenire).

Il provvedimento firmato dalla Giannini mira ad assegnare mille euro per ciascuna situazione. Cifra, che moltiplicata per 12 mila che sono i casi di alunni disabili iscritti a scuole paritarie, porta appunto a una spesa complessiva di 12 milioni di euro.