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Pubblicato da Michele Pappacoda Direttore www.mikivettica.net

CONCORDIA SULLA SECCHIA NEWS Modena, bus sovraffollati e multe agli abbonati: Seta in trincea
CONCORDIA SULLA SECCHIA NEWS Modena, bus sovraffollati e multe agli abbonati: Seta in trincea

INSERITO DA MORENA MOTTA MODENA. Multe agli abbonati, che sono quindi muniti di regolare titolo di viaggio, perchè causa ressa non vidimano il documento sulle macchine obliteratrici. E ancora autobus spesso sovraffollati con inevitabili problemi di sicurezza per i viaggiatori.
Sono le accuse di genitori e studenti che quotidianamente devono servirsi dei mezzi pubblici per raggiungere la scuola. Una situazione, specie quella relativa alla multa che provocano una certa rabbia tra chi paga non pochi euro per l’abbonamento annuale.
Accuse alle quali Seta replica “scaricando” su normative regionali e garantendo al tepstesso sulla assoluta regolarità della capienza dei bus per studenti.
Partiamo dalle multe. Da strada Sant’Anna spiegano che è stato applicato un regolamento regionale. I controllori hanno preferito “fare cassa”», ha invece attaccato Giorgio Gibertini, padre della studentessa del Selmi sanzionata nel caso in questione nella sua lettera alla Gazzetta. L’azienda nega che sia così. Dalle cifre rilasciate dal servizio emerge come circa 400 multe delle 41mila dello scorso anno siano state fatte per abbonamenti non vidimati. In base ai numeri si tratta di meno dell’1%.
La sanzione economica, hanno poi aggiunto, costa tanto quanto l’emissione tra burocrazia, stipendi e costo della carta. Insomma, non si tratterebbe di “fare cassa”. E allora perchè multare chi viaggia regolarmente sul bus, perchè ha in tasca un abbonamento profumatamente pagato? Perché non essere elastici? Da Seta rispondono che i passeggeri hanno tutte le indicazioni opportune per applicare la norma. Sono scritte sul bus, sui biglietti e sugli abbonamenti. La discrezionalità ci può stare, ma non deve diventare un abuso, hanno spiegato.

SOLUZIONE PASSAMANO. Si può fare qualcosa nel caso, non raro, di bus pieni? Passare la tessera e farla vidimare da un’altra persona, la risposta. Come se - conoscendo i ragazzi - non ci fosse il più che fondato pericolo del solito “spiritosone” (chiamiamolo così) che si mette in tasca l’abbonamento, o peggio lo fa sparire...
Ben diverso parere chi quotidianamente ha a che fare con i ragazzi e con le situazioni di bus stracolmi, con i ragazzi che salgono dalla porta posteriore, pur di non perdere il mezzo e arrivare tardi, e poi non riescono ad attraversare la muraglia umana che li separa
«Per me non è giusta una sanzione del genere - ha commentato Giuseppe Rendace, segretario provinciale della Federazione autonoma italiana sindacale autoferrotranvieri - ma è stato applicato un regolamento regionale, su cui Seta non c’entra. So che i nostri verificatori interni, quando vedono un autobus stracolmo, multe non ne fanno. Non so dire però per quelli esterni».

CAPIENZE: E I CONTROLLI?«Esiste una capienza massima per un autobus?», aveva chiesto Gibertini, invitando gli ispettori di Seta e le autorità competenti alla vigilanza. Nelle ore di punta gli autobus sono affollati, riconoscono dall’azienda, ma non sono sovraffollati. Se c’è scritto capienza massima novanta posti, per esempio, non sale un novantunesimo a bordo. La vigilanza? Al primo posto per la ditta di strada Sant’Anna.
«Quando siamo pieni - ha aggiunto Rendace, a sua volta autista di bus - non possiamo caricare più passeggeri: è un obbligo del codice della strada. Quando un bus è al limite, tuttavia, si fa fatica a obliterare. Trovo stupido far marcare una persona che ha pagato un abbonamento quattrocento o cinquecento euro e, se non accade, rischiare poi una sanzione».

LO VUOLE LA REGIONE. Perché far timbrare allora? Discorso norma regionale a parte, dall’azienda spiegano che è un modo per fornire i dati sulle persone a bordo all’Agenzia per la Mobilità. «I nostri verificatori agevolano molto quando ci sono problemi - ha rimarcato il sindacalista - ma perché Seta non installa altre obliteratrici dietro? Sono macchine che hanno il loro costo, ma servono se si vuole che le persone obliterino. Magari si mettono meno telecamere e più obliteratrici».

In passato a bordo c’erano più macchine per registrare la presenza a bordo. Tutto è cambiato quando è stata introdotta la salita obbligatoria esclusivamente dalla porta di davanti. Una disposizione decisa direttamente da Seta, che specifica come la multa in caso di mancata vidimazione dell’azienda abbia il valore di un promemoria. In ogni caso, non è detta l’ultima parola. Coloro che si ritengono lesi in un loro diritto possono presentare ricorso all’azienda. Una domanda che sarà sicuramente valutata, hanno garantito da Seta.

FONTE di Gabriele Farina GAZZZETTA DI MODENA