CASERTA NEWS Festa Madonna Grande ed Eccelsa Casanova di Carinola FOTO
DI CARMELA MANICA In questi giorni a Casanova di Carinola, in onore della Madonna Grande ed Eccelsa si rinnova la bellissima storia ultratrentennale dell’Infiorata e si fa festa.
Le feste patronali rappresentano in modo concreto le dimensioni umane tipiche di un contesto sociale, richiamando e facendo vivere aspetti e valori significativi della vita cittadina.
In esse i motivi religiosi si mescolano a motivi socio-ambientali e costituiscono punto di riferimento per l’identità e l’appartenenza culturale della comunità.
Essa resta uno dei momenti più significativi della vita di un paese e diventa l’occasione del ritorno, dell’incontro, del rituffarsi nel proprio ambiente. In essa si può cogliere una esigenza di ricomposizione della comunità cittadina che vive così momenti forti di identificazione e di intensi rapporti umani.
Non solo nel caratteristico e diffuso fenomeno del ritorno degli emigranti ma anche in tutte le diverse forme che accentuano la socialità e la partecipazione, emerge il bisogno di appartenenza, di identità culturale, di radicamento.
Nella devozione si coglie la ricerca del significato della vita, la nostalgia delle radici perdute, una sensibilità estetica vissuta nei riti e nelle manifestazioni.
la tradizione casanovese dell’Infiorata: una bellissima storia ultra-trentennale che vive un lungo prologo nel Novenario di questi giorni.
La realizzazione di questo tappeto di fiori, mirto, caffè ed altro che la natura offre, trae origine dalla ben più antica festa della Madonna Grande ed Eccelsa e dalla volontà di creare un tratto “infiorato” del percorso che sale verso la chiesetta di montagna che Ella stessa volle nel luogo dove secoli fa fu rinvenuto un quadro della Madonna nascosto tra i rovi sulla montagna (è possibile leggere questa narrazione sul libro del parroco De Simine distribuito alle famiglie il sabato della festa).
Come tutte le belle cose è una tradizione che è partita un po’ in sordina, ma con gli anni è andata sempre più arricchendosi e perfezionandosi di disegni stupendi che, realizzati all’insegna del più puro “bio”, indussero un giornale locale a titolare anni fa «Trecento metri di poesia»!
A questa festa molto sentita arrivano fedeli e curiosi anche dai paesi limitrofi per la grandissima devozione alla Madonna attraverso la montagna. Le decorazioni della strada per la montagna iniziano alle 4 del mattino vengono raccolti petali dei fiori con i quali si fanno bellissimi tappeti per le vie del paese. La festa cade ogni terza domenica di maggio e il parroco di questa comunità è Don Luigi Manica zio della collaboratrice Carmela Manica che ha redatto quessto articolo per la festa tanto sentita.