PRIMO PIANO E ANTEPRIMA DÀ FUOCO ALLA COMPAGNA INCINTA E FUGGE: PRESO. I MEDICI FANNO NASCERE LA BIMBA: "STA BENE"
INSERITO DA MICHELE PAPPACODA Giulia Pia pesa 2 chili e 200 grammi. È la bimba del miracolo: i medici dell’ospedale Cardarelli di Napoli l’hanno fatta nascere prematura perché sua madre (incinta alla trentaquattresima settimana) era stata bruciata viva. Ora Carla Caiazzo, 38 anni, lotta per evitare la morte: ha la metà del corpo martoriato dalle fiamme provocate da un gesto feroce quanto inspiegabile del suo compagno 40enne. Una storia raccapricciante, con un piccolo lieto fine solo perché la bimba che Carla portava in grembo si è salvata. La donna e Paolo Pietropaolo stavano discutendo animatamente in via Vecchia delle Vigne a Pozzuoli, nei pressi dell’abitazione della coppia. L’uomo insulta pesantemente la sua compagna, addirittura la cosparge di alcol e appicca il fuoco. Attimi terribili, Carla viene letteralmente divorata dalle fiamme visto che indossa abiti sintetici. Pietropaolo non fa nulla per salvarla, anzi fugge in auto. La bella 38enne deve la vita al tempestivo intervento di alcuni vicini di casa, che provano a tamponare la violenza del rogo con acqua e coperte. Una situazione disperata, tanto che perfino al vicino ospedale di Pozzuoli si dispone l’immediato trasferimento al Cardarelli di Napoli, dove c’è un Centro Grandi Ustionati tra i più attrezzati d’Italia. Con una mobilitazione di chirurghi, ginecologi e neonatologi oltre che dei sanitari del Pronto soccorso, è stato eseguito il cesareo e salvata la bambina. Carla Caiazzo invece ha riportato ustioni di terzo grado sul 40% del corpo, è molto grave. Nel frattempo, su una statale nei pressi di Formia, una pattuglia di carabinieri interveniva perché un uomo era andato a schiantarsi contro il guardrail: era Pietropaolo, poi arrestato per tentato omicidio. Ha precedenti di polizia per droga, appartiene a una famiglia di noti ristoratori della zona flegrea ma in realtà gestisce alcuni terreni di proprietà. «Sono sgomento, provo dolore e sgomento come uomo, marito e padre», ha commentato il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. LEGGO.IT