COSTIERA AMALFITANA DISAVVENTURA SUL PULMAN SITA AMALFI RAVELLO
DI MICHELE PAPPACODA La dissavventura di Luisa Mansi di Scala raccontata dai colleghi de il Vescovado di Ravello che pubblichiamo integralmente.
Oggi sali sul pullman, temperatura circa 35 gradi. Stipati come sardine sotto sale, qualcuno si sente male. L'autista ci consiglia di scendere per alleggerire il pullman, io gli faccio presente che non ce n'è uno subito dopo ma che l'altra corsa passerà dopo un'ora. Sono l'unica del posto poi tutti stranieri.
Un giapponese mi sorride e mi chiede qualcosa, io gli sorrido per fargli capire che non ho capito un tubo: io dal pullman non scendo, costi quel che costi! Alla fine si parte anche con il beneplacito dell'autista che sbotta in questo modo: "Se vi succederà qualcosa non venite a reclamare!". Roba da prima pagina di giornale.
Eravamo arrivati quasi sani e salvi ma una frenata brusca ci catapulta tutti in avanti. Io sono stata due volte fortunata: prima perché ho ammortizzato la caduta sulla pancia di un francese e poi perché mi sono trovata tra le braccia il piccoletto del Giappone (sicuramente la taglia più piccola del pullman) che, poverino, era più mortificato di me. Ha sciorinato una giaculatoria di scuse e di inchini che lo avrei abbracciato! Nel frattempo eravamo arrivati incolumi ma agitatissimi.