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Pubblicato da Michele Pappacoda Direttore www.mikivettica.net

di Pasquale Quaglia Don Carlo Pisani lascia la Parrocchia Santa Maria di Loreto in località Laura di Paestum. Il classico fulmine a ciel sereno che ha portato non poco sgomento all’interno della comunità laurense, privata così, a causa del giro di parroci deciso dal vescovo, del suo pastore, del suo padre e del suo figlio. Don Carlo Pisani infatti, il sacerdote di origini acciarolesi, è stato ed è ancora oggi tutto questo e molto di più. Lo è dall’ottobre del 2005, quando, circa dieci anni fa, questo giovane parrocco di 28 anni giunse nella nascente comunità laurense. Subito benvoluto da tutti, come un padre per i più piccoli che con lui sono cresciuti, come un fratello e un figlio per coloro più grandi che in questo giovane sacerdote hanno intravisto il pilastro di una Parrocchia che in zona non era mai esistita. Modi spicci, carattere cordiale eChiesa5modus operandi che non hanno mai lasciato trasparire il distacco tra sacerdoti e fedeli, anzi, don Carlo è disponibile, umile e soprattutto “alla mano”. Sono soltanto alcuni dei tratti caratterizzanti dell’identikit di questo sacerdote, cui va il merito delle tante attività che gravano intorno alla Parrocchia; presidente e tra i fondatori del Real Laura, prima squadra di calcio della contrada; a lui va anche il merito della festività patronale essendone, ovviamente, tra i promotori. Collabora con il Premio Sportivo “Salvatore Apadula”; Queste sono soltanto alcune delle attività in cui è impegnato perché ad elencarle tutte impiegheremmo giorni, così come i pregi e ogni cosa possa riguardarlo e descriverlo.  Il dato di fatto attuale è che don Carlo non sarà più il parrocco della contrada Laura. Non è una notizia piacevole né una situazione gradevole per la comunità che senza il suo pastore dovrà affrontare non pochi sgretolamenti. A tutto questo va aggiunta una scelta sul sostituto di don Carlo un pò discutibile, non per opere che può compiere don Ottavio, il nuovo parrocco della Parrocchia laurense, che ancora non conosciamo, ma anagraficamente il gap andrà a pesare senz’altro su una situazione e su un affetto difficilmente ricolmabile in una nuova figura sacerdotale. Bisogna però riflettere e considerare molti aspetti. Il primo, come stesso lui ha dichiarato, è che “Dio è lo stesso”. L’uomo don Carlo, persona generosa e affabile, ci ha legato a lui in questi anni, proprio per l’umanità dimostrata che apparteneva al  sacerdote ma passava prima indissolubilmente per l’uomo Carlo Pisani. L’insegnamento che ci ha trasmesso è quello di essere legati cristianamente al Signore, non al suo tramite. Altro insegnamento è quello di essere altruisti. Non esistono sacerdoti come don Carlo, questo lo sappiamo e lo abbiamo constatato. Allora che i suoi sermoni possano coinvolgere tutti e la sua persona possa risollevare e unire altri fedeli proprio come ha fatto con la nostra comunità. Poi, in ultimo, il legame che ci lega alla persona di don Carlo è un sentimento di immensa amicizia. E di amici che lasciano i luoghi in cui nascono verso i propri obiettivi ne siamo pieni. Lui si sposta soltanto di qualche kilometro, ma gli obiettivi da perseguire possono essere gli stessi di chiunque ci saluti con la mano da un treno. Noi non possiamo far altro che salutarlo e augurargli ciò che merita. AGROPOLINEWS

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