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CAMPANIA NAPOLI NEWS Napoli. L'omicidio di Genny Cesarano, il giallo del quinto uomo: tre testi raccontano l'alba di sangue.
INSERITO DA ANGELA CECERE Sono tornati sul posto, lì a pochi passi dal pub di sempre, non lontano dalla chiesa di San Vincenzo alla Sanità. Pochi giorni fa, accompagnati dagli uomini della Mobile, sono stati accompagnati ad occupare la stessa posizione che avevano quando sono entrati in azione i killer di Gennaro Cesarano.Un sopralluogo per raccogliere informazioni, per provare a cristallizzare - è l'obiettivo della Procura - attimi che hanno stroncato la vita del diciassettenne, colpito a morte da una sventagliata di proiettili. Fuoco di camorra - facile a dirlo - scenario coperto da silenzi omertosi. Silenzi di paura. Ne sono convinti gli inquirenti che hanno ascoltato tre potenziali testimoni della morte di Cesarano, all'alba dello scorso sei settembre. Una domenica mattina, non erano ancora le cinque: ora la scena sembra più chiara, a cominciare dalla presenza sul posto di altri potenziali bersagli. Silenzi, amnesie, paura da parte dei testimoni, che non sanno o non ricordano se assieme a loro ci fosse un quinto soggetto: accanto a Gennaro Cesarano, ai tre testimoni ascoltati, potrebbe esserci un altro uomo, che è riuscito a rimanere anonimo.Potrebbe essere lui l'obiettivo dell'agguato che ha invece stroncato la vita del minorenne. Ma andiamo con ordine, a ricostruire le tappe di un'indagine che prova a scavare lame di luce in tanti punti oscuri. Chi c'era nel gruppetto di amici e conoscenti del ragazzino ucciso? I tre testi non sanno o non ricordano, sembrano interessati a tacere per non coinvolgere soggetti scomodi, per non trovarsi coinvolti in una vicenda delicata. Ma torniamo ai testi ascoltati. Ne sono in tre, tra questi di sicuro c'è un miracolato, uno che è vivo per una questione di attimi: il suo scooter è stato colpito da quattro proiettili, lui è rimasto illeso.
IL MATTINO
20.09.2015 12.59