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Pubblicato da Michele Pappacoda mjcheva@live.it

DSCF4994.JPGINSERITO DA MICHELE PAPPACODA  Capri – Gennaio nero sul fronte dei trasporti marittimi tra Capri e la terraferma. Capri è rimasta isolata per quattro giorni nell’arco di  un mese, l’ultimo giorno di stop è stato domenica, quando le coste sono state spazzate dalla furia delle onde e le forti raffiche di vento a terra hanno spezzato i rami e provocato la caduta di alcune piante di alto fusto. Una violenta sciroccata che anche ieri è ritornata a sferzare dopo poche ore di tregua, che hanno consentito lunedì mattina l’arrivo di 14 mezzi dalla terraferma, traghetti, jet ed aliscafi, da Napoli e da Sorrento, che sono riusciti a far arrivare sull’isola 1251 passeggeri, quasi tutti pendolari, insegnanti, impiegati ed operai che prestano lavoro sull’isola. Infatti con i mezzi in partenza nel primo pomeriggio  sono rientrate infatti a terraferma 1194 persone. Ieri, dopo il nuovo stop, i pendolari non sono riusciti a ritornare a Capri a causa delle pessime condizioni del tempo e la furia del vento che si è scatenata in particolare durante la notte e le prime ore del mattino, provocando una serie di disagi per gli orari delle lezioni scolastiche, negli uffici pubblici e luoghi di lavoro che si avvalgono di personale che arriva a Capri ogni mattina dalle località vicine. La  vera e propria burrasca in mare, infatti, ha bloccato tutti i collegamenti fra Capri e le altre località del golfo. Non è riuscito a prendere il largo infatti il maxi traghetto della Caremar Adeona, che da lunedì sera con l’ultima corsa da Napoli è  rimasto ormeggiato alle banchine del porto di Marina Grande e per evitare che la nave potesse finire sulla banchina il Comandante della Capitaneria di Porto di Capri, il tenente di vascello Alessandro Sarro ha fatto rinforzare gli ormeggi utilizzando il traversino, un cavo d’acciaio che partendo dalla prua viene assicurato alle bitte per evitare che il mezzo scarrozzi.

9274_PonzaJet_01.jpgRinforzi sono stati anche apportati al Ponza Jet, l’aliscafo che è rimasto nel porto di Capri e non ha potuto effettuare la corsa mattutina, a causa della forte burrasca che si è scatenata nel golfo, facendo arrivare la violenza del mare a forza 7 con raffiche di vento che hanno superato i 30 nodi. Ma se Capri è rimasta isolata anche per la giornata di martedì non sono stati annullati del tutto i collegamenti con Ischia e Procida mantenuti dai traghetti della Caremar e della Medmar, sono restati in banchina solo gli aliscafi. Infatti queste due isole, non essendo al centro del golfo sono esposte ai venti di sud-ovest e facilmente raggiungibili perché la navigazione avviene sotto costa. Diversa è la posizione geografica di Capri che trovandosi al centro del golfo, secondo gli addetti ai lavori, per raggiungerla bisogna navigare in mare aperto. Non era però mai accaduto però che per quattro giorni a poca distanza, la nave traghetta, che quasi sempre ha garantito la navigazione, sia rimasta ferma in banchina non riuscendo ad assicurare la partenza agli isolani che hanno sempre guardato al maxi traghetto come una vera e propria sicurezza per la loro mobilità.   -

FONTE CAPRIPRESS ANNA MARIA BONIELLO http://www.capripress.com/?p=4266#sthash.XbppkLae.dpuf

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