POSITANO E PRAIANO NEWS Positano dopo la tragedia di Atrani si chieda a che serva questo 118
INSERITO DA MICHELE PAPPACODA Positano dopo la tragedia di Atrani , che ha visto una donna morire all'Ospedale Ruggi di Salerno, dopo un'odissea passata per l'Ospedale Costa d' Amalfi di castiglione di Ravello, si chiede a che serva questo 118. Abbiamo una struttura pletorica di emergenza che fra medici del pronto soccorso e Croce Rossa occupa un'intero plesso sopratutto in estate senza la possibilità di un primo intervento sul posto ne un medico dell'emergenza, lasciando fra l'altro sempre totalmente sguarnita la spiaggia, come avevamo proposto più volte, parlando fra l'altro del cardiologo Gino Giordano, per fare cosa? Un servizio trasporto nella lontana Castiglione di Ravello rispetto ai vicini ospedali di Sorrento e Vico Equense. A Ravello ti stabilizzano per poi ritrasferiti all'ospedale di riferimento che è il Ruggi di Salerno . Quello che sta succedendo al Ruggi davvero è sconvolgente. Positano avrebbe speso non dieci, ma cento volte di meno, dotandosi di un servizio pubblico-privato con un medico dell'emergenza disponibile e presidiando la spiaggia. Lo abbiamo scritto con Gino Giordano, ne abbiamo parlato in maniera dettagliata, invece preferiamo ingolfarci con un servizio di emergenza che dipende da una burocrazia che, oltre a spendere tanti soldi e ingolfare Fornillo lasciando sguarnita la spiaggia, spesso è irrazionale con un trasporto che ti porta obbligatoriamente a Ravello, che è più lontana e da li sei destinato ad andare a Salerno, e se ti va male ti porta più facilmente alla morte . Sono fatti sotto gli occhi di tutti, nessun politico o istituzione lo direbbe ai nostri cittadini. Si deve cambiare il sistema sanitario a Positano, a Fornillo ci deve essere un primo soccorso per chi sta male ma non deve arrivare necessariamente in ospedale, ci vuole un medico dell'emergenza che venga formato dall'emergenza, mentre spesso nel 118 ci sono medici di varia estrazione, ci vuole una direttiva che non imponga il trasporto sempre a Ravello ma all'ospedale più vicino senza guardare alla provincia e, nel caso di conclamata patologia, nell'ospedale più adatto ( se è un ictus, modo in cui è morto mio padre, bisogna andare alla stroke unit ,ndr ). Cosi come è oggi non serve a niente o a poco, si spendono soldi e risorse sopportando disagi per un risultato non soddisfacente. Ci vuole un primo soccorso, un medico dell'emergenza con personale qualificato, e un presidio in spiaggia, adottando la regola dell'ospedale più vicino o di dove si possa salvare la vita.
FONTE POSITANONEWS