CAMPANIA NEWS Donna morta sui binari, serve il test del Dna per essere sicuri che sia Antonietta Afieri
INSERITO DA KATIA PERROTTA E' stata eseguita ieri, presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta, dopo il conferimento degli incarichi ai consulenti avvenuto in Procura, l’autopsia sui resti di Antonietta Afieri, la cinquantenne scomparsa da Santa Maria Capua Vetere il 18 giugno scorso e presumibilmente uccisa. Si Ipotizza il reato di omicidio volontario, infatti, nel fascicolo giudiziario aperto dalla Procura, a carico di ignoti. Un primo riconoscimento sui brandelli di abiti, da parte del figlio della donna, avrebbe confermato che si tratta proprio di Antonietta ma la certezza la avrà soltanto con una serie di esami. Potrebbe appartenere proprio alla donna, infatti, quel mucchietto di ossa sul quale sono stati eseguiti gli accertamenti di rito e altri esami: in particolare una complessa consulenza collegiale «autoptica, genetica e antropologica forense, tossicologica», tesa a stabilire l'esatta identità e le cause della morte di Antonietta. Un diverso accertamento, ovvero il prelievo di saliva dai figli e dalla madre della donna trovata morta, servirà invece alla comparazione genetica del Dna dei familiari con quello che si andrà ad estrarre dai resti del cadavere. L’autopsia, iniziata ieri alle 13, si è protratta per tutto il pomeriggio e la relazione sui risultati verrà depositata tra 40 giorni nell’ufficio della Procura.
DI BIAGIO SALVATI IL MATTINO.IT