SEZ. POLITICA ROMA BERLUSCONI DA SANTORO, IL DECALOGO: NO MONOLOGHI, VIETATO 'FUGGIRE' -LEGGI
INSERITO DA ANGELA CECERE
ROMA - I sondaggi danno il Pdl in risalita e Silvio Berlusconi scende nella 'fossa dei leoni', convinto che anche lo spazio televisivo a lui più ostile possa dargli l'attenzione e il consenso dell'elettorato. Il Cavaliere sceglie l'arena di "Servizio Pubblico" e questa sera tutti i riflettori saranno puntati sul programma di Michele Santoro. L'editorialista Aldo Grasso su "Il Corriere della Sera" stila per l'occasione un decalogo comportamentale, una serie di regole di ingaggio che i contendenti dovrebbero seguire per non trasformare l'incontro in un battibecco. IL DECALOGO 1 Silvio Berlusconi e Michele Santoro devono evitare di fare i martiri, di giocare a chi è più vittima della cattiveria altrui. 2 No ai monologhi spacciati come scambio di opinioni. Le domande siano brevi e non un comizio, le risposte pertinenti e non un soliloquio. Dopo tre minuti Berlusconi va comunque interrotto. 3 Quanto a Marco Travaglio è importante che separi le carriere: intervenga come giornalista e non come pubblico ministero. 4 È severamente proibito abbandonare lo studio o anche solo minacciare di farlo. 5 Le parole proibite: durante la serata bisogna evitare di pronunciare parole trite del repertorio berlusconiano o santoriano, tipo «mi consenta», «comunista», «toghe rosse», «giudichesse», «piazza», «gente», «par condicio», «resa dei conti»... 6 Evitare ogni tipo di claque, non siamo né a teatro né allo stadio. 7 Berlusconi non deve mai far presente a Michele Santoro che, in anni passati, è stato suo dipendente godendo di ogni libertà di informazione. 8 Santoro non deve mai cedere all'autoreferenzialità: parlare, per esempio, di libertà di informazione, facendoci credere di esserne l'unico titolare. 9 A volte servilismo e ribellismo sono le due facce della stessa medaglia. Evitare nel modo più assoluto di fare la parte in commedia. 10 Cancellare l'editto bulgaro.
FONTE LEGGO.IT
10 GENNAIO 2013