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Pubblicato da Michele Pappacoda mjcheva@live.it

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Michele Pappacoda ha aggiornato la foto del gruppo.

 

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Per la religione cristiana, gli eventi che condussero alla morte di Gesù sono commemorati ogni anno con la festività della Pasqua. Ecco cosa avvenne. Gesù e i dodici discepoli da lui scelti erano venuti a Gerusalemme per celebrare la Pasqua ebraica, una festa che ricordava la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù d'Egitto. Gesù sapeva di correre gravi rischi, perché i sacerdoti e i Romani consideravano molto pericolosa la sua influenza e volevano sbarazzarsi di lui. Questa speciale ricorrenza della Pasqua ebraica,perciò sarebbe stata l'ultima cena che Gesù e i dodici discepoli avrebbero consumato insieme.

Sedevano dunque a una lunga tavola su cui erano posati i vassoi con l'agnello pasquale, il pane e il vino. Tutti erano d'umore molto triste. " Sono contento di avere questa opportunità e di stare con voi." disse Gesù. " Perché sarà l'ultima volta che ceneremo insieme, in questa vita." Nessuno parlò. I discepoli non sapevano che cosa dire. Poi Gesù prese del pane, lo benedisse, lo spezzò in dodici parti e ne diede un pezzo a ciascuno dei suoi discepoli. " Mangiate questo pane" disse " in memoria di me". " Poiché questo é il mio corpo". Poi prese un bicchiere di vino e lo passò a turno a ciascuno di loro. " Bevete questo vino" disse " poiché questo é il mio sangue, che io verserò perché siano perdonati i peccati di tutti." Mangiarono senza parlare.

Quando ebbero finito, Gesù ruppe il silenzio con parole che fecero rabbrividire tutti i commensali. " Un'ultima cosa devo dirvi" disse profondamente turbato. " Questa sera uno di voi mi tradirà". I discepoli non credevano alle loro orecchie. Cominciarono a parlare tutti insieme, decisi a negare questa terribile accusa. Eppure Gesù era sicuro. " Ma chi sarà? Signore?" chiese Pietro. " Chi di noi tradirà?" Prima che Gesù avesse il tempo di rispondere, ci fu un certo scompiglio, in fondo alla tavolata. Uno dei dodici, di nome Giuda Iscariota, si era alzato di scatto rovesciando la sedia ed era uscito di corsa. Gesù non ebbe bisogno di parlare; la risposta era evidente. Sarebbe stato Giuda a tradirlo. Più tardi,quella sera, Gesù andò con i discepoli, all'orto di Getsemani. Mentre pregavano, ecco arrivare Giuda con un drappello di guardie del Tempio; qualche giorno prima aveva preso accordi con i sacerdoti per consegnare loro Gesù in cambio di trenta denari. "Quello che bacerò é l'uomo che volete!" bisbigliò Giuda ai soldati. E andò diritto a raggiungere Gesù. " Ti saluto Maestro" disse Giuda e baciò Gesù su una guancia. Immediatamente i soldati afferrarono Gesù e lo portarono via. I discepoli non poterono fare nulla. Scappò via anche Giuda, vergognandosi di quello che aveva fatto. Gesù fu condotto al Tempio, dove i sacerdoti lo stavano aspettando. Ora toccava a loro dimostrare che c'erano buone ragioni per mandare a morte Gesù.

Lo interrogarono per tutta la notte, sperando di coglierlo in fallo. Ma Gesù non disse nulla. Alla fine il sommo sacerdote gli pose una domanda: " Sei tu il figlio di Dio?" gli chiese. " Sì, lo sono" rispose Gesù. " E' una bestemmia!" gridarono gli altri sacerdoti. " Sostiene di essere Dio,mentre non lo é e non può esserlo!" dissero ancora. " Deve morire per questa bestemmia!" convennero tutti. I sacerdoti portarono Gesù davanti a Ponzio Pilato, il governatore romano, perché era necessario il suo consenso per poter condannare a morte Gesù. Pilato si trovò di fronte ad un dilemma; non voleva mettersi in contrasto con i sacerdoti, e al tempo stesso, era convinto che Gesù non meritasse la condanna a morte. Così condusse fuori Gesù e lo mostrò alla folla in attesa. " E' mia abitudine liberare un prigioniero in occasione della vostra Pasqua" disse alla gente. " Chi volete libero? Devo liberare Gesù?" " No!" gridò la folla. "libera Barabba, al posto suo!" I sacerdoti avevano pagato quella gente. " E Gesù invece sia crocifisso!". Pilato non ebbe altra scelta che liberare Barabba e consegnare Gesù ai soldati.

Gesù fu condotto sul Golgota, che vuol dire " il luogo del teschio" e qui venne inchiodato ad una croce, con un ladrone alla sua sinistra e un ladrone alla sua destra. " Perdonali, Padre Mio" pregò Gesù " poiché non sanno quello che fanno." Tutto il giorno Gesù restò appeso alla croce, diventando sempre più debole. Poi, quando cadde la notte, lanciò un ultimo grido. " E' compiuto!" disse, e con queste parole morì. Alcuni seguaci di Gesù pregarono Pilato di concedere il suo corpo per dargli degna sepoltura. Pilato acconsentì perché si sentiva un po' colpevole. I seguaci fecero scendere dalla croce il corpo di Gesù; lo avvolsero in un grande lenzuolo bianco e così fasciato lo portarono in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fecero rotolare una pietra all'ingresso della tomba e tornarono lentamente a casa; quello era il giorno più triste della loro vita. Passati tre giorni, Maria Maddalena ed alcuni discepoli tornarono al sepolcro.

Con loro enorme stupore, videro che la pietra era stata tolta e la tomba era vuota. Il corpo di Gesù era scomparso. I discepoli corsero ad avvisare gli altri, mentre Maria Maddalena rimase presso il sepolcro a piangere. D'un tratto alzò gli occhi e accanto a lei c'era un uomo. " Perché piangi?" le chiese l'uomo con grande dolcezza. " Cosa è successo?" La donna iniziò a parlargli della tomba vuota, ma lui la interruppe. " Non mi riconosci, Maria?" disse. " Sono io, Gesù. Và a dire ai miei amici che sono vivo e non essere più triste." Piena di gioia,Maria corse dai discepoli per raccontare quello che aveva visto. All'inizio non le credettero; era troppo bello per essere vero. Ma ben presto arrivarono delle conferme: altri l'avevano visto. E poi, un giorno venne a trovarli di persona. Dapprima pensarono che fosse un fantasma, ma Gesù mostrò i segni dei chiodi sulle mani e sui piedi, e mangiò il pesce e il miele che gli diedero. Poi disse ai discepoli di raccontare a tutti che era morto e resuscitato per loro, in modo che ciascuno, chiunque fosse, venisse perdonato dei propri peccati e conducesse una vita buona ed onesta.

Alla fine prese congedo dai discepoli, poi, sotto ai loro occhi, fu sollevato in cielo su una nuvola.La festa di Pasqua ripropone ogni anno questo messaggio di libertà e speranza. Anche la natura sembra coglierlo e farlo suo: l'erba ricresce nei prati, spuntano fiori e germogli, nascono cuccioli e pulcini. Tutto è promessa e speranza nel domani.

 

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LA STORIA DELL'UOVO DI PASQUA 
L'uovo di Pasqua è venerabile, mentre le uova di cioccolato hanno un origine abbastanza recente, il vero uovo, quello decorato con colori e disegni ha un origine antica ed é simbolo della vita che continua e della resurrezione di Cristo celebrata in primavera. Date come regalo dagli antichi Greci,Persiani e Cinesi durante le feste di primavera, le uova erano presenti anche nella mitologia pagana, dove si legge dell' Uccello-Sole che si é schiuso dall'Uovo-Mondo. Secondo alcune tradizioni pagane, il Paradiso e la Terra sono state formate da due parti in un uovo. Siccome l'uovo é naturalmente il simbolo della resurrezione di Gesù Cristo si é ritenuto appropriato associarlo alla festa pasquale.



Durante il Medioevo, le uova erano colorate e donate a Pasqua. Edoardo I nel 1290, incluse nei suoi conti la spesa di centinaia di uova che dovevano essere distribuite alle sue cameriere. Nel XVII secolo il papa Paolo V benedì in una preghiera un umile uovo che doveva essere usato in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Proibite durante la solenne festa della Quaresima, le uova furono reintrodotte nella domenica di Pasqua, come regalo per la famiglia, gli amici e la servitù.
LA STORIA DELL'UOVO DI PASQUA L'uovo di Pasqua è venerabile, mentre le uova di cioccolato hanno un origine abbastanza recente, il vero uovo, quello decorato con colori e disegni ha un origine antica ed é simbolo della vita che continua e della resurrezione di Cristo celebrata in primavera. Date come regalo dagli antichi Greci,Persiani e Cinesi durante le feste di primavera, le uova erano presenti anche nella mitologia pagana, dove si legge dell' Uccello-Sole che si é schiuso dall'Uovo-Mondo. Secondo alcune tradizioni pagane, il Paradiso e la Terra sono state formate da due parti in un uovo. Siccome l'uovo é naturalmente il simbolo della resurrezione di Gesù Cristo si é ritenuto appropriato associarlo alla festa pasquale. Durante il Medioevo, le uova erano colorate e donate a Pasqua. Edoardo I nel 1290, incluse nei suoi conti la spesa di centinaia di uova che dovevano essere distribuite alle sue cameriere. Nel XVII secolo il papa Paolo V benedì in una preghiera un umile uovo che doveva essere usato in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Proibite durante la solenne festa della Quaresima, le uova furono reintrodotte nella domenica di Pasqua, come regalo per la famiglia, gli amici e la servitù.

 

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LA TRADIZIONE DELL'UOVO Di tutti i simboli associati alla Pasqua, l'uovo, il simbolo della fertilità e della nuova vita, è il più conosciuto. I costumi e le tradizioni di usare le uova, sono stati associati per secoli alla festività pasquale. Originariamente le uova di Pasqua, erano dipinte con colori brillanti per rappresentare l'alba della primavera ed erano usate in cestini e donate come regalo. Successivamente furono colorate e dipinte con vari disegni. Queste uova erano scambiate tra i fidanzati, in un modo simile al giorno di San Valentino. Nel tempo medievale, le uova erano tradizionalmente date a Pasqua ai servi.



In Germania, invece, venivano regalate ai bambini insieme ad altri doni. In alcune zone della Germania e dell'Austria uova verdi sono utilizzate il giovedì santo. Gli artisti austriaci disegnano particolari motivi avvolgendo le uova bollite in piante e felci. Le piante sono successivamente rimosse rivelando un bianco impressionante. Le varie culture hanno sviluppato un modo proprio di decorare le uova pasquali. Le popolazioni slave decorano le loro uova con particolari disegni dorati ed argentati. Uova rosse, in onore del sangue di Cristo,vengono scambiate in Grecia. Ai poli ed in Ucraina decorano le uova con semplici disegni e pochi colori. Alcune di queste sono fatte in un modo particolare chiamato pysanki.

Le uova pysanki sono un vero e proprio capolavoro. La cera d'api viene sciolta ed applicata sulle uova fresche. Esse vengono successivamente immerse in un bagno di colore. Alla fine, tra linee e colori, emerge una vera e propria opera d'arte. In Germania e in altri stati le uova usate per cucinare vengono svuotate e bollite, poi appese agli alberi durante la settimana santa. In Armenia vengono dipinte con le immagini di Cristo,di Maria e di altre figure religiose.

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RICETTE DI PASQUA Costolette d'Agnello Vestite

600 g di costolette d'agnello

10 g di burro, sale e pepe q.b.

15 g di prosciutto magro

10 g di parmigiano grattato, noce moscata q.b.

tartufo o funghi secchi q.b.,pasta sfoglia

besciamella, 1 tuorlo

- per la pasta sfoglia:

200 g di farina di frumento tipo 00, 150 g di burro

acqua,sale, 15 g di acquavite

per la besciamella:

50 g di burro

15 g di farina di frumento tipo 0

500 g di latte intero

Schiacciare le costolette, pareggiarle e cuocerle col burro. Condirle calde con sale e pepe e metterle da parte.Fare la besciamella col seguente procedimento: porre al fuoco in una casseruola la farina e il burro. Sciogliere il burro e la farina insieme con l'aiuto di un mestolo, e quando questa comincia a diventare color nocciola versare un po’ per volta il latte, girando continuamente finché il liquido non si sarà condensato come una crema. Se viene troppo soda aggiungere il latte, se viene troppo liquida rimettere al fuoco con un altro pezzetto di burro intriso di farina. Una volta pronta la besciamella aggiungervi il prosciutto tritato, il parmigiano, una presa di noce moscata e un tartufo a fettine o funghi secchi fatti rammollire nell'acqua tiepida e tritati. Mettere il composto da parte in modo che si raffreddi. Fare la pasta sfoglia e avvolgervi le costolette una per una, lasciando fuori l'osso della costola e spalmandole prima da una parte e dall'altra con il composto di besciamella e prosciutto. Una volta chiuse spennellare con rosso d'uovo, metterle dritte intorno all'orlo di una teglia, cuocere in forno e servire calde. Per un effetto raffinato fasciare l'estremità di ogni costola con carta bianca smerlata prima di servire.

Agnello e Uova

1 kg e 200 di cosciotto d'agnello disossato

2 cucchiai di farina, 1 cipolla

1 rametto di rosmarino

mezzo bicchiere d'olio extravergine d’oliva

1 bicchiere di vino bianco, due uova più un rosso

80 gr di pecorino fresco, sale e pepe

Tagliare a pezzi l'agnello e infarinarlo. Soffriggere il rosmarino e la cipolla a fettine nell'olio. Mettere l'agnello nella casseruola e farlo rosolare a fiamma alta. Bagnare prima con due cucchiai d'acqua poi con il vino. Abbassare la fiamma e fare cuocere con coperchio per circa 40 minuti. Se tendesse ad asciugarsi aggiungere poco vino alla volta. Salare e pepare. A questo punto si gratta il pecorino e si mette in una ciotola. Si rompono le uova, si sbattono e si amalgamano con il formaggio. Quando la carne è cotta, si versano le uova e il formaggio sopra l'agnello e si mescola a fuoco quasi inesistente per far addensare la salsa. Si deve servire subito a tavola.

Torta Pasqualina

500 gr. farina , tre mazzi di bietole

un bicchiere di formaggio grana grattugiato

quattro uova 500 gr. di ricotta romana burro

olio e sale

Mettere la farina a fontana sulla spianatoia, fare un incavo nel mezzo e versarvi cinque cucchiai d'olio extravergine di oliva, una grossa presa di sale e mezzo bicchiere d'acqua. Impastare in modo da ottenere una pasta morbida e liscia.Lasciare riposare per un'ora. Lessare le bietole per 5 minuti in acqua bollente e salata; scolarle accuratamente e farle saltare in padella con una noce di burro. Quindi passarle al setaccio e incorporare due terzi del formaggio, la ricotta, pure passata al setaccio e amalgamare bene il tutto.Dividere quindi la pasta in dieci parti, stendere ciascuna di queste in tante sfoglie sottili e del diametro di 25 cm. Ungere lo stampo d'olio, adagiare una prima sfoglia e spennellarla di olio, mettere la seconda, ungerla e continuare così fino a cinque sfoglie. A questo punto adagiare l'impasto di bietole e ricotta, fare nel composto quattro incavi, in ognuno dei quali mettere un uovo leggermente salato. Spolverare con il rimanente formaggio e ricoprire con le altre cinque sfoglie di pasta spennellate con l'olio. Ungere anche l'ultima sfoglia, bucherellarla con uno stecchino e infornare per un'ora a 180°.E' buona sia calda che fredda

Paska

600 gr. ricotta ,70 gr. uva passa

150 gr. burro ,150 gr. zucchero

250 ml. Panna ,tre tuorli d'uovo

70 gr. mandorle tritate

E' un dolce russo tipico di Pasqua. Mettere la ricotta in un panno di tela, strizzarla bene e lasciarla riposare in frigorifero per una notte. Il giorno dopo passarla al setaccio e metterla in una terrina. Fare rinvenire l'uva passa in acqua tiepida e asciugarla. In un'altra terrina montare a crema il burro con lo zucchero, i tuorli, aggiungere la ricotta, la panna, l'uva passa e le mandorle; amalgamare il tutto. Rivestire un vaso di terracotta con una garza, riempirlo con il composto e adagiare sopra un pattino sul quale poggiare una pietra. Disporre il vaso in una terrina e lasciare asciugare la Paska per 24 ore. Trascorso questo tempo, capovolgerla su un piatto di servizio e tagliarla a fette con un coltello precedentemente immerso in acqua calda.

Campanaru

Pasta frolla:
1 kg di farina 0 ,1 kg di farina 00
500 g di strutto,700 g di zucchero
½ litro di latte ,3 bustine di vaniglia
1 cucchiaio di ammoniaca solida per dolci (oppure 2 bustine di pane degli angeli)

Decorazione:
uova sode colorate,glassa
confettini colorati

Preparare la frolla e usare per ciascun dolce mediamente 200 g di pasta. Lavorare la pasta a forma di ciambella intrecciata o secondo la vostra fantasia, mettendo nella parte di chiusura l'uovo colorato e legandolo con delle striscioline di pasta. Adagiarli appena pronti in una teglia coperta di carta forno e infornare a forno caldo per 20/30 minuti. Quando è freddo spennellare di glassa e cospargere sopra i confettini. N.B. le uova si tingevano di rosso facendole bollire nell'acqua con della carta crespata rossa, oppure usando i colori da pasticciere.
Le uova rosse rimandano sicuramente alla tradizione ortodossa della Pasqua.

Ciambella Pasquale

300 gr. di farina,150 gr. di zucchero

2 uova intere, 100 gr. di burro fuso

scorza di limone grattugiata, 2 cucchiaini lievito

latte q.b.

Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto morbido ma che si possa lavorare con le mani infarinate dandogli la forma di un rotolo e quindi di una ciambella unendo le estremità.
Sistemare la ciambella sulla placca del forno rivestita di carta e far cuocere a 180° per 30/35 minuti

Colomba di Pasqua di Casa Mia

600 gr di farina, 100 gr di latte

200 gr di burro morbido, 150 gr di zucchero

5 tuorli 25 gr di lievito di birra

100 gr di gocce di cioccolata o 150 gr di canditi misti, buccia grattugiata di limone

un pizzico di sale

copertura:

100 gr di mandorle, 50 gr di zucchero

1 albume d'uovo, granella di zucchero

Preparare con 80 gr. di farina, il lievito e acqua tiepida un panetto e farlo lievitare.
Impastare quindi farina, latte, tuorli, 100 gr di burro, lo zucchero, la buccia di limone, il sale, il latte tiepido e il panetto lievitato. Impastare a lungo, per rendere omogeneo l'impasto. Lasciar lievitare in luogo tiepido per circa 30'. Lavorare di nuovo l'impasto aggiungendo gli altri 100 gr di burro, la cioccolata o i canditi. Disporre in stampo a forma di colomba ben imburrato e rialzato ai bordi con una striscia di carta da forno. Riposare per circa 30'. Nel frattempo preparare una pastella con l'albume ben sbattuto, i 50 gr di zucchero,70 gr di mandorle frullate. Spennellare la colomba con questa copertura e cospargere con la granella e le mandorle rimaste. Mettere in forno caldo a 190° per 15'; coprire con un foglio di carta da forno e cuocere per altri 20/25'minuti.

Dolce Vola Colomba

gr 850 ricotta freschissima

3 uova, gr 200 zucchero a velo

3 bicchierini di rhum o vodka fiorellini di zucchero e confettini colorati per decorare

Mescolare in una ciotola le 3 uova con lo zucchero, unire un po' alla volta la ricotta amalgamando bene poi anche il liquore. Ungere con pochissimo olio di mandorle uno stampo a forma di colomba, versarvi il composto e pressarlo bene. Metterlo a raffreddare in frigorifero per una notte o più. Poco prima di servire, togliere la colomba, cospargere di confettini colorati e decorare con fiori di zucchero. La ricetta originale prevedeva anche un pizzico di cannella in polvere...

 

 

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VIA CRUCIS

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PRIMA STAZIONE Gesù condannato a morte

 

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SECONDA STAZIONE Gesù abbraccia la Croce e sale il Calvario

 

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TERZA STAZIONE Gesù cade la prima volta

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QUARTA STAZIONE Gesù incontra la sua Santissima Madre

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QUINTA STAZIONE Gesù è aiutato dal Cireneo

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SESTA STAZIONE Gesù è asciugato dalla Veronica

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SETTIMA STAZIONE Gesù cade la seconda volta

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OTTAVA STAZIONE Gesù consola le pie donne

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NONA STAZIONE Gesù cade la terza volta

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DECIMA STAZIONE Gesù è spogliato delle vesti ed abbeverato di ace­to e fiele

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UNDICESIMA STAZIONE Gesù è inchiodato alla croce

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DODICESIMA STAZIONE Gesù muore in croce

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TREDICESIMA STAZIONE Gesù è deposto dalla croce e adagiato nelle brac­cia di sua Madre

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QUATTORDICESIMA STAZIONE Gesù morto, è deposto nel sepolcro

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