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Pubblicato da Miki Pappacoda

INSERITO DA MIKI PAPPACODA La Banca centrale europea ha deciso un aumento dello 0,75% dei tassi di interesse. Una decisione attesa e che probabilmente non rimarrà isolata. L'obiettivo è "assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine". Per effetto del rialzo il tasso principale sale al 2%, il tasso sui depositi all' 1,5% e il tasso sui prestiti marginali al 2,25% e a risentirne saranno le tasche dei cittadini. In particolare di chi ha contratto un mutuo a tasso variabile. Secondo la simulazione fatta da Facile.it, se l'Euribor aumenterà in misura uguale ai tassi della Bce, un mutuatario che ha sottoscritto un finanziamento variabile da 126.000 euro a gennaio 2022 si troverebbe a pagare nei prossimi mesi una rata da 604 euro, più o meno 50 euro in più rispetto ad oggi con un balzo del 32% rispetto ad inizio anno. Secondo le associazioni dei consumatori rispetto all’anno passato il peso del mutuo in media a fine anno aumenterà di una cifra fra i 600 e i 1.000 euro, “una vera stangata per le famiglie italiane". Davanti alle critiche giunte da molti leader politici, fra cui Giorgia Meloni la presidente della Bce, Christine Lagarde, non si è scomposta: “Dobbiamo fare quello che dobbiamo fare. Una banca centrale ha il mandato della stabilità dei prezzi e deve perseguirlo usando tutti i mezzi”. Purtroppo la situazione non è destinata a migliorare, almeno nel breve periodo. Secondo Lagarde "l'economia dell'area euro è destinata ad indebolirsi ulteriormente nella parte finale dell'anno e agli inizi del 2023". E Francoforte prevede espressamente “ulteriori aumenti dei tassi di interesse".di Alessandra Severini LEGGO.IT

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