SPORT NEWS E SPORT LOCALE Salernitana, pepite “granata” contro la Juve Nessun timore: Daniliuc per fermare Vlahovic, in attacco le bocche di fuoco Dia e Piatek
INSERITO DA MIKI PAPPACODA Senza timori. Occhi negli occhi, magari anche togliendosi il cappello in segno di rispetto come si fa con una Vecchia Signora ma nutrendo il fuoco sano dell’impresa. Servirà una Salernitana in versione Bersagliera per provare il colpaccio (fischio d’inizio alle ore 20:45) e mettere in ginocchio una Juventus alle prese già con le prime crepe seppur la stagione sia ancora ai nastri di partenza. Negli occhi di Davide Nicola ci sarà curiosità, in quelli del patron Iervolino e dell’intera dirigenza l’orgoglio di ripresentarsi cinque mesi dopo all’Allianz Stadium dalla prima e ultima volta con una squadra profondamente rivoluzionata, arricchita del giusto mix di esperienza e prospettiva, ora alla ricerca di un successo prestigioso per certificare le proprie ambizioni di centroclassifica. A sostenerli i circa 2000 supporters granata che riempiranno il “settore ospiti”, a ricordare ai calciatori con l’ippocampo sul petto che nulla è impossibile lottando con cuore e ardore. Sentimenti che sono il credo di Davide Nicola, bramoso di tastare sul campo di una delle favorite nella corsa al titolo, al netto delle critiche d’inizio stagione e qualche scivolone di troppo, le potenzialità della sua Salernitana. Dal mercato, finalmente chiuso e archiviato come «pericolosa distrazione», sono arrivati tutti gli elementi per mettere in campo «il progetto tecnico-tattico condiviso con la società da inizio stagione», ipse dixit. Le prime cinque partite hanno certificato la solidità di una Salernitana orgogliosa, volitiva e capace di leggere le partite con corsa e dinamismo, restia ad alzare il piede dall’acceleratore anche se in debito d’ossigeno. Risorsa da sfruttare contro un avversario con nella mente la sconfitta e nelle gambe le fatiche con il Psg di Champions League, alla ricerca di riscatto per non arrivare al successivo impegno continentale con il Benfica con sulle spalle il peso pesantissimo della sfida già da dentro o fuori. Nel mezzo, si inserisce la Salernitana, bramosa di togliere certezze alla Vecchia Signora ed imporre la sua di mentalità con coraggio e determinazione, mettendo in mostra le sue pepite d’oro. La prima è quella di Daniliuc, al battesimo del fuoco contro un bomber assoluto come Vlahovic. L’austriaco guiderà il pacchetto arretrato che avrà il compito di proteggere Sepe con l’apporto di Bronn e Fazio ad agire da “braccetti”. La seconda porta a Krzysztof Piatek: nel valzer dei “Pistoleri” sarà il polacco a vincere il duello con il collega-rivale Bonazzoli, scendendo in campo dal primo minuto con l’obiettivo di sparare il primo colpo granata e fermare a nove il digiuno record inanellato in giro per l’Europa. Poi si andrà di certezze, con Candreva che stringerà i denti nonostante una caviglia dolorante e comanderà sulla destra, con Mazzocchi certezza sull’out opposto. In mezzo al campo, sarà ancora Maggiore il regista, con Lassana Coulibaly e Vilhena a completare la mediana camaleontica granata. Davanti, insieme a Piatek, ci sarà l’inamovibile Dia, alla ricerca del quarto gol in altrettante sfide disputate in Serie A. Dall’altra parte del campo, la Juventus di Max Allegri fiaccata dalle fatiche di Champions, preoccupata dalla verve della Salernitana per stessa ammissione del suo tecnico ma alla ricerca di una vittoria scaccia crisi. Dal pallottoliere tattico dell’allenatore bianconero dovrebbe uscire il 4-4-2, modulo dettato soprattutto dalle tante assenze (out Pogba, Di Maria e in extremis anche Locatelli su tutti). Occhi soprattutto in attacco, con Vlahovic unica certezza ma orfano, causa turnover, del gemello del gol Milik. Allegri dovrebbe rilanciare Kean dal primo minuto, con Kostic e McKennie nel ruolo di esterni per creare pericoli e servire assist invitanti all’inedita coppia-gol bianconera. Sabato Romeo LA CITTA