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Pubblicato da Miki Pappacoda

inserito da Miki Pappacoda La testimonianza di Giovanni ai volontari: «A Torrione non ho mai avuto problemi». E i residenti puntano il dito contro un gruppo di giovani SALERNO - Già ieri mattina è tornato a poche centinaia di metri da quel “rifugio” dato alle fiamme, dopo aver trascorso il Lunedì in Albis in compagnia degli altri senza tetto e dei volontari del centro d’accoglienza dei Saveriani. Ma Giovanni, il clochard di 53 anni che nella notte di Pasqua si è visto dare alle fiamme il giaciglio di fortuna che si era creato in via Sabato Robertelli, non riesce a capacitarsi di quanto è successo. Ai volontari salernitani della Comunità di Sant’Egidio ha raccontato di aver scelto di vivere da un paio di mesi nel quartiere Torrione e di non aver avuto mai alcun problema. Anzi: era diventato parte integrante di quella rete spontanea d’aiuto creata da tanti residenti della zona che, da tempo e in grande silenzio, aiutano i tanti clochard che vivono nel rione, in particolare d’inverno e soprattutto nell’area porticata di via Volontari della Libertà. Ora, però, avanza un’ipotesi inquietante: in tanti, infatti, ipotizzano che il rogo possa essere “un’azione” di un gruppo di ragazzini che, già negli scorsi mesi, si è reso protagonista di un’aggressione nei confronti di due persone. Due “deboli”, soccorsi poi dai residenti del quartiere. È un vero e proprio giallo anche per il 53enne originario di Mercato San Severino, una vita difficile e sempre in strada per scelta, tornato in Italia dopo aver girato il mondo e vissuto per diversi anni in India. Salerno è soltanto una tappa provvisoria del suo percorso: sta attendendo di sottoporsi alla terza dose di vaccino anti-Covid che non ha ancora effettuato per un problema di salute per recarsi in Sicilia, in particolare a Catania, dove ci sono degli amici ad attenderlo. «Qui mi vogliono bene», ha ripetuto più volte con il sorriso sul volto: non ha perso la serenità nonostante la terribile vicenda che lo ha riguardato. E che sta facendo interrogare tutto il quartiere, spaventato e impaurito per un gesto davvero senza senso. «Qui ci sono tante persone tranquille. Non meritano questo trattamento assurdo », le voci del quartiere e dei tanti residenti che, a più riprese, hanno segnalato la presenza dei senza tetto per dargli maggiore assistenza alle parrocchie della zona. E fra i tanti volontari che sono intervenuti per assistere Giovanni nelle ultime ore ci sono anche quelli della sezione salernitana della Comunità di Sant’Egidio: «Si è meravigliato di quest’incendio», spiega Oreste Pastore . «Ci ha raccontato che non gli era mai accaduto in nessuna parte d’Italia. È una persona a modo, è in strada per una scelta di vita. Ma è ben integrato, tante persone lo aiutano. È davvero difficile spiegare questo gesto di cui è stato vittima». Ora, dunque, tutti gli interrogativi sono rivolti a chi, nel cuore della notte di Pasqua, si è reso protagonista di questo gesto. E c’è un’ipotesi che inquieta, preoccupa e fa montare tanta rabbia. In tanti, infatti, hanno puntato il dito contro un gruppo di giovanissimi. Dei ragazzini che, già in passato, si sono resi protagonisti di azioni censurabili nei confronti dei più deboli. Perché questo gruppetto di minori già fu visto aggirarsi nella zona della pensilina dei pullman di lungomare Colombo nelle giornate in cui si sono registrati i due precedenti roghi dei giacigli dei clochard in zona. E lo stesso gruppetto, poi, fu intercettato e fermato nelle scorse settimane da alcuni residenti dopo una loro “azione” nei confronti di una donna anziana e del figlio portatore di handicap che abitano nel quartiere. Un rebus che resta ancora senza risposte: Giovanni, dopo essersi fatto refertare in ospedale nella notte di Pasqua per il fumo respirato nell’incendio, al momento non ha sporto alcuna denuncia. Un ostacolo in più per chiarire il giallo che ha turbato un rione che, in silenzio e senza clamori, ha sempre dato un grosso aiuto ai senza tetto che hanno scelto Torrione per vivere al riparo da ogni possibile pericolo. (al.mo.) la Citta

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