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Pubblicato da Miki Pappacoda

INSERITO DA MIKI PAPPACODA Defibrillatori in tempi record contro gli infarti: è la proposta dell'associazione no profit "Visionari" Ci sono situazioni in cui lo scandire del tempo è sopravvivenza. Gli attacchi cardiaci: questione di vita o di morte. Ma c'è una possibilità che potrebbe rivoluzionare il soccorso anche a casa nostra: utilizzare i droni per far arrivare in un flash un defibrillatore salvavita in ogni territorio. La proposta è avveniristica, ma non impossibile. Arriva da "Visionari", un’associazione no profit che promuove l’utilizzo responsabile di scienza e tecnologia per il miglioramento della società, che deciso di rivolgere un appello al Ministero della Salute e alla Regione Toscana. Si "dotino tutti gli ospedali della Toscana di droni da utilizzare in campo sanitario per le cure di emergenza, strumenti che a fronte di un costo ridottissimo potrebbero salvare migliaia di vite umane abbattendo i costi sanitari in favore di tutta la collettività ed evitando il sovraffollamento dei pronto soccorso e degli ospedali", scrivono. Con quale efficacia? "Se il diametro della città di Firenze misura 10 km circa - dice il cofondatore dell'associazione 'Visionari', Riccardo Tomassetti - potrebbero bastare un paio di droni per coprire tutta Firenze". Ma i droni non hanno portata limitata? "Normalmente vengono fatti funzionare grazie a normali reti wi-fi - spiega ancora Tomassetti - ma con un sistema di telecomunicazione più moderno puoi abbassare l'onda e dargli una portata maggiore. Chiaramente dovrebbe essere autorizzata, ma qui la motivazione sanitaria lo consente, un po' come si fa per le ragioni militari". Anche perché l'associazione fa notare che "ogni anno in Italia 150mila persone sono colpite da infarto: di queste 25mila muoiono prima di arrivare in ospedale a causa dei ritardi nelle operazioni di soccorso". Infarti e malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte anche fra i residenti toscani, spiegano, secondo le più recenti statistiche. Attendere l'ambulanza, o arrivare in un ospedale che può trovarsi a diversi chilometri, può essere fatale. Il drone, con una tecnologia già sperimentata in altri paesi, trasporterebbe invece il defibrillatore dove serve. Molti ne sono stati dislocati in vari punti, ma non sempre capita di sentirsi male "nel posto giusto". "I droni possono viaggiare anche a più di 100 chilometri orari e allertati rapidamente grazie ad una chiamata al numero di emergenza: i sistemi di oggi riescono a geolocalizzare immediatamente il luogo del soccorso", racconta ancora il cofondatore di "Visionari". Qualche limite il drone ce l'ha: può riscontrare grossi problemi in caso di vento o pioggia molto forte. Ma certo è uno strumento di ausilio che potrebbe rappresentare una svolta nel futuro. Vedremo quanto immediato. Ma a quale costo? "Un drone del genere costa da noi circa 10 mila euro - conclude Tomassetti - in Svezia c'è un'azienda che vende una tecnologia completa di hardware e software che può costare fra i 50 e i 100 mila". Col nodo più ampio, specie in questo momento di pandemia, per capire quanto e soprattutto come si voglia investire sulla sanità. La risposta alle istituzioni. FIRENZE TODAY

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