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Pubblicato da Miki Pappacoda

Turismo senza barriere: liberi nella testa per affrontare qualsiasi viaggio  - Italia a Tavola

INSERITO DA MIKI PAPPACODA MANTOVA custodisce un patrimonio culturale e ambientale notevole, apprezzato da turisti di tutto il mondo. Eppure talvolta inaccessibile. Ammirare il castello di San Giorgio, visitare Palazzo Te o fare escursioni nel parco del Mincio è tutt'altro che semplice per chi ha problemi a muoversi. Significa fare i conti con pavimenti sconnessi, ascensori che non funzionano, rampe di accesso inesistenti e altri problemi. Per risolvere queste difficoltà è nata "In carrozza" (Editoriale Sometti), una guida di Mantova e provincia scritta dalla giornalista Valentina Tomirotti, fondatrice dell'associazione "Pepitosa in carrozza" che dal 2019 promuove turismo accessibile e inclusione. «In Italia c'è un problema culturale - racconta -. Io mi sposto in carrozzina e quando viaggio devo cercare un numero infinito di informazioni. Affinché un luogo sia davvero accessibile non basta mettere un simbolo, perché le persone con disabilità hanno bisogni diversi. Se l'ascensore non è abbastanza largo come faccio a entrare? Se alla reception il desk è troppo alto come chiedo informazioni? Non sono dettagli, ma aspetti fondamentali». I sei percorsi indicati permettono di ammirare il meglio di Manto- va. Gli edifici storici che raccontano l'epopea dei Gonzaga, l'ambiente naturale contraddistinto dall'acqua, il quartiere di Lunetta con le sue numerose opere di street art, i borghi in provincia. «Volevo raccontare una Mantova insolita - spiega Tomirotti -. Ecco perché ho inserito il ghetto ebraico: è una metafora della diversità. Credevo fosse giusto che le persone passeggiassero in quelle vie per sapere cos'è stata la mia città in un determinato periodo storico. La diversità è sempre stata guardata con sospetto e quei luoghi lo dimostrano». Il libro dà suggerimenti pratici, attuati in primis dall'autrice: «Ogni itinerario nasce dalla mia esperienza diretta - sottolinea - e contiene numerose fotografie, per muoversi nel modo più agevole possibile. Gli spunti permettono di vivere la città a tutto tondo: sono inclusi dati su autobus, parcheggi, ristoranti e persino pavimentazioni ». La guida si rivolge a tutti: persone con disabilità, chi utilizza deambulatori oppure, più semplicemente, mamme che girano con i passeggini. È prima di tutto un invito a viaggiare, dopo che la pandemia ha impedito a lungo di uscire di casa. «Alle persone con disabilità che devono, per esempio, prenotare un hotel, consiglio di non aver paura di raccontare le proprie specifiche esigenze, senza minimizzare i limiti. Occorre far capire che non siamo assolutamente un problema. Siamo esseri umani come tutti, solo con bisogni diversi». Un altro obiettivo è promuovere temi quali turismo accessibile, inclusione e accoglienza. «Immaginatevi seduti - aggiunge l'autrice -: la visuale è diversa, impari il rispetto dello spazio e fai attenzione a certi dettagli. Alle persone che gestiscono luoghi culturali, strutture ricettive o locali pubblici dico sempre di chiedere aiuto a chi vive quotidianamente questa situazione, per capire come rendere gli spazi più accessibili. La disabilità ha tante forme: motoria, sensoriale, intellettiva, invisibile. Ciò che conta è capire le peculiarità: non per discriminare, ma per esserne consapevoli». Su questo piano, Mantova ha ancora tanta strada da fare. «Io stessa collaboro con chi gestisce i siti museali e vedo che c'è interesse da parte loro - conclude Tomirotti - però deve cambiare mentalità. Vorrei che anche l'amministrazione comunale della mia città avesse questa attenzione: non si risolvono i problemi delle persone con disabilità attraverso sussidi mensili, ma servono progetti ampi e una visione di futuro». di Roberto Dalla Bella AVVENIRE