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Pubblicato da Giornale Vettica di Amalfi Online www.mikivettica.net

DI MICHELE PAPPACODA SALERNO. Potrebbe essere una bellissima passeggiata quella che da piazza della Concordia porta fino alla fine di lungomare Colombo.Ma negli ultimi giorni sta

diventando invivibile ormai presa d'assalto dagli spacciatori che aggrediscono le persone nelle prime ore serali tra le 20 e le 21 con degli arnesi colpiscono passanti che passeggiano tranquillamente scippandogli borsette ed altro. Non vi alcuna sorveglianza da parte delle forze dell'ordine. L’uso del condizionale è d’obbligo perchè così non è. Quasi tre chilometri di lungomare completamente abbandonato a se stesso dove tanti sono i segni di una cattiva manutenzione e di scarsa attenzione. Il caso dei giardini crollati a Torrione, arrivato all’attenzione dei consiglieri comunali, è solo uno dei tanti esempi di degrado che riguardano quest’area, completamente dimenticata rispetto alla zona centrale del lungomare dove vengono concentrate la maggior parte delle scarse risorse. E così il primo tratto della passeggiata è quello di lungomare Tafuri. Complice anche la vicinanza con la zona più centrale, non si notano gravi problemi. L’unica cosa che balza subito agli occhi, riguarda le alberature. Le piante poste ad ornamento, nel crescere, hanno alzato le loro radici sollevando e spaccando l’asfalto, rendendo la camminata ben poco comoda. Bisogna stare molto attenti se non si vuole evitare di inciampare. Lo sanno bene i tanti appassionati di jogging che affollano il lungomare sin dalle prime ore del mattino. «A noi piace correre - spiega una coppia - ma qui è davvero pericoloso. Noi abitiamo in zona per cui è comodo fare sport qui, ma se abbiamo un po’ più di tempo a disposizione preferiamo spostarci magari andando al parco Pinocchi o al Parco del Mercatello». Camminando, camminando si arriva al tratto noto come lungomare Marconi, che inizia poco prima dell’ormai noto ex Ostello della gioventù. Qui è già più evidente la situazione di abbandono a cominciare proprio dalla famosa palazzina. Molte aree verdi, di verde non hanno più nulla. Alcune aree sono addirittura interdette perchè poco sicure. Molti alberi sono secchi. E poi c’è il problema delle discese a mare. Molte sono state transennate perchè pericolanti e quindi poco sicure. Le poche scalette accessibili non danno comunque un’immagine di sicurezza, essendo per la maggior parte arruginite o rotte. E nemmeno il panorama è dei migliori; le spiagge, infatti, sono coperte da immondizia. «Da semplice cittadino - racconta un signore che armato di carriola sta raccogliendo legni nel lembo di arenile di fronte il bar Marconi - sto pulendo la spiaggia. Il Comune non si è fatto vedere. È una vergogna. I residenti hanno paura di parlare, ma bisogna far sapere che quando vengono a potare le piante sono i primi a buttare i rami in spiaggia e lo stesso fanno con l’immondizia dopo aver spazzato». Una situazione che si ripropone anche nell’ultimo tratto, quello di lungomare Tafuri. Qui ad un certo punto i parapetti sono stati sostituiti con blocchi di cemento e teli, impedendo a chi si siede sulle panchine di poter vedere il mare.Ma come si è arrivati a questa condizione di degrado assoluto? «I problemi sono due - spiega Gerardo Bracciante della Uil - mancanza di controllo e di risorse. Non c’è, infatti, un’organizzazione tale che possa contrallare il lavoro svolto dalle cooperative nè abbastanza soldi per svolgere a dovere i lavori di manutenzione. Le buche in strada vengono letteralmente rattoppate con il metodo a freddo perchè richiede meno soldi e meno personale. Prima il furgoncino del Comune andava direttamente al Cernicchiara a prendere il bitume e poi si lavorava a caldo che garantiva un lavoro migliore. Ma questo richiede soldi e dipendenti e ad oggi alla Manutenzione ci sono solo otto unità. E non va meglio quando si affidano i lavori alle ditte perchè spesso lavorano a lotti e non garantiscono un lavoro ottimale dappertutto».Insomma, il problema è sempre lo stesso, le risorse sono poche e vengono dirottate altrove.